volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] nei bambini, cui si usa rispondere con la frase prov. (che ha alcune varianti) l’erba voglio non cresce neanche nei giardini del re. la vuol s’asconde [la donna] (Poliziano). In espressioni ellittiche: l’ha voluto con sé in città (ha desiderato ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] tuttavia ch’essa lo senta e lo capisca rivolto a sé. b. Ha talora in comune con sentire anche il sign. di «avere sentimento di e per le gote il ghiaccio (V. Monti); a quella vista s’era inteso spezzare il cuore. c. Ascoltare, e in partic. prestare ...
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soldo
sòldo s. m. [lat. tardo sŏldus, per sŏlĭdus (sottint. nummus), nome di una moneta d’oro del tardo Impero romano (v. solido2); propriam. «intero, fatto tutto dello stesso materiale»]. – 1. a. Antica [...] ; a soldo a soldo, un soldo dopo l’altro (in frasi come a s. a s. ha speso tutto quello che aveva; ha messo insieme a s. a s. un bel gruzoletto); alto quanto un s. di cacio, scherz., di un bambino o di persona assai piccoli di statura. Frequente ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] significano «sempre, in ogni tempo» e sim.: dacché m. è m., non s’è mai vista una cosa simile; finché m. sarà m., esisteranno sempre i vivere civile); Del m. seppi, e quel valore amai Al quale ha or ciascun disteso l’arco (Dante); prov., tutto il m. ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, [...] numeri estratti, nel gioco della tombola, mettendovi sopra fagioli, quadratini di plastica e sim.; s. con un paletto il punto in cui l’atleta ha lanciato il disco; s. con dei bastoncini i confini tra le varie semine. c. Annotare qualche cosa che deve ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] taccio ho le mie r.; avrà le sue buone r. di non volerlo vedere; se ti ha fatto chiamare, ci sarà la sua r.; non c’è r., non vedo r. (anche , con che arti diventi fortunata e beata, con che ragioni s’aquisti grazia (L. B. Alberti). 8. R. sociale ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] ; non aveva il coraggio di dichiararsi, ma la seguiva ogni sera fino a casa; quindi, far seguire qualcuno, farlo pedinare: la polizia lo ha fatto s. e ha così scoperto un covo di terroristi; o anche farlo scortare: nel timore di un rapimento, fa ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] o che fanno parte di un determinato istituto: alla cerimonia saranno presenti tutte le s. della città; il preside ha riunito la s. nel cortile e ha tenuto un breve discorso; mio figlio ha fatto un viaggio all’estero con la scuola. 4. Il luogo in cui ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] giorno o l’altro questo possa succedere mi spaventa. Sign. un po’ diverso ha nelle espressioni fam. ho l’i., mi dà l’i., cioè ho un cristiana. Anche il contenuto teorico di una dottrina, a cui s’ispira l’azione di un movimento politico o culturale: l ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] ; spesso al plur., l’insieme di più rampe: salire, scendere le s., fam. fare le s. (ha il fiatone perché ha fatto le s. di corsa); ruzzolare dalle s.; cadere per le s.; salire le s. di qualcuno, in senso fig., ant., ossequiarlo, eseguirne gli ordini ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...