fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] e con le proprie sole forze, senza l’aiuto di altri: è uno che s’è fatto da sé. Sostantivato, nel linguaggio filosofico: la realtà nel suo farsi. Nell’uso letter. si ha anche, con lo stesso sign. di divenire, la forma intr.: arte L’umana strage ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] una traiettoria nell’aria: fare un s.; spiccare un s.; s. in alto (o in aria); s. in avanti; s. indietro (o all’indietro); s. di fianco (o laterale); con un s. (anche, meno com., d’un s.) ha superato la siepe; con un s. rischioso si è buttato dall ...
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strada
s. f. [lat. tardo strata (sottint. via), femm. sostantivato di stratus, part. pass. di sternĕre «stendere, selciare»; propr. «(via) massicciata»]. – 1. a. Striscia di terreno più o meno lunga [...] affermarsi, raggiungere il successo, avanzare nella carriera, nella professione, nella stima, ecc.: è un giovane che ha saputo farsi s.; di cose: la verità si fa s. da sé, riesce sempre a rivelarsi. 4. a. letter. Luogo per dove si passa, cammino che ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] è t. spazio giù nel cortile; ci vuole t. tempo per rispondere?; come ha fatto a salire a t. altezza?; ho t. fame, t. sete, t. In qualche caso, essere tanto, essere sufficiente, essere capace: Rivolta s’era al Sol che la rïempie Come quel ben ch’a ogne ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] : Questa fortuna di che tu mi tocche, Che è, che i ben del mondo ha sì tra branche? (Dante); appena gli ho toccato della sua promessa, s’è confuso e non ha saputo che rispondere. f. Concernere, riguardare: la questione mi tocca da vicino; le tue ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] cui tutto va bene; anche di cose che trovano largo favore, di prodotti che s’impongono sul mercato, e sim.: un libro, un’idea che ha avuto f.; è un tipo di tessuto che ha avuto molta fortuna; con altro senso, avere, non avere la f. di ..., frasi con ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] con i sign. già noti: un po’ per uno non fa male a nessuno; s’è parlato un po’ di questo e un po’ di quello; mi fermerò un dammi un po’ d’acqua; metti un po’ d’olio, d’aceto; non ha un po’ d’educazione; dovresti avere un po’ di buon senso; ho avuto ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] dalla colpa originaria. L’espressione p. originale (lat. peccatum originale) è introdotta da s. Agostino, il quale ha fortemente accentuato il vizio radicale che esso ha introdotto in tutti gli uomini, divenuti per la colpa di Adamo «massa dannata ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] è tenuto nel conto che si merita; ha avuto ciò che si meritava; ogni popolo ha i governanti che si merita; te lo meriti lo stesso senso, anche senza l’avv. bene: S’io meritai di voi mentre ch’io vissi, S’io meritai di voi assai o poco Quando nel ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] nel modo più opportuno in situazioni e casi di emergenza (v. anche presenza, n. 2 b): avere, non avere presenza di s.; ha avuto la presenza di s. di sterzare e mandare l’auto fuori strada, evitando uno scontro frontale; gli è mancata la presenza di ...
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Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) oppure se seguita da consonante sorda (scatto...
Poeta lettone (Riga 1936 - Lettonia 2022). Ha lavorato in varie redazioni di riviste letterarie lettoni e ha pubblicato tre raccolte di versi (Lirika un balsis "Lirica e voce", 1978; Iesien balta lakatina "Avvolto nella pezzola bianca", 1986;...