macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] di tali dispositivi erano conosciuti, sia pure in forma rudimentale, già nel teatro antico e costituivano parte integrale della messinscena del teatro greco classico; tra essi, spec. noto un praticabile mobile (detto in gr. ϑεολογεῖον) congegnato ...
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eta
èta s. m. o f. [dal gr. ἦτα, lat. eta], invar. – 1. Nome della 7a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo η, maiuscolo H); nel sistema vocalico del grecoantico indicava [...] la vocale èe, lunga e aperta (corrispondente alla lettera e, E con quantità lunga dell’alfabeto latino). Nella numerazione greca, con apice in alto a destra (η′) era simbolo del numero 8, con apice in basso a sinistra (′η) dell’8000. In partic., nell ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] in un punto lontanissimo, ai confini della Terra (secondo l’antica opinione che la Terra fosse piatta anziché sferica): lo troverò, fosse per una comune situazione politica, sociale, economica: il m. greco-romano; il m. cristiano; il m. pagano; il m ...
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circonflesso
circonflèsso agg. e s. m. [part. pass. di circonflettere; cfr. lat. circumflexus part. pass. e agg., che in epoca tarda ebbe anche il sign. gramm.]. – 1. agg. Piegato in cerchio, arcuato. [...] (o semplicem. circonflesso, s. m.): segno grafico (rappresentato con la forma ᾿ e talora, nel grecoantico, ˜) indicante in origine quell’aspetto del tono, proprio del greco, in cui all’ascesa della voce segue la discesa, nella stessa vocale (sempre ...
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magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, [...] forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità civili e religiose. 1. a. Nel pensiero grecoantico, il termine indicava sia la teologia dei sacerdoti persiani (v. magi), sia il complesso di teorie e pratiche ...
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dramma
1. Nel suo significato più esteso, la parola DRAMMA indica qualunque componimento letterario, sia tragico sia comico, scritto per essere rappresentato sulla scena. In particolare, il dramma antico (o classico) [...] è quello del teatro greco e romano; il dramma liturgico medievale tratta argomenti religiosi; il dramma musicale è quello il cui testo (quasi sempre in versi) è intonato in musica; il dramma pastorale, infine, è quello, ispirato all’ambiente idillico ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito [...] ; si ritiene sia stato usato inizialmente in Egitto a partire dalle dinastie dell’Antico Regno e poi abbia avuto larga diffusione nell’area d’influenza della cultura greca, punica, etrusca e romana, fino al periodo paleocristiano e bizantino: un s ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] pisana o fiorentina, il testo del Digesto secondo il manoscritto più antico e autorevole (sec. 6°), conservato a Pisa fino al studî umanistici: l. classiche, moderne; l. italiane, latine, greche; coltivare le l.; uomo di lettere, dedito agli studî ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] z〉. Una variante calligrafica della z, nello spagnolo e nell’italiano antico, è stata la lettera ç; altra variante, ancora in uso di regola dalla provenienza. Sono sonore le z derivanti da ζ greco (es. azzimo, dal gr. ἄζυμος; zefiro, dal lat. ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] greco, ma nello stesso tempo anche la sorda ‹k›, probabilmente per influsso dell’uso etrusco che non distingueva sorde acido ascorbico. In musica, C è il nome, derivato dall’antica notazione alfabetica, del do nei paesi germanici e anglosassoni; come ...
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Gruppo di dialetti del greco antico parlati nella parte nordoccidentale della Grecia, e precisamente nell’Epiro, in Acarnania, Etolia, Doride, Focide, Locride e, nel Peloponneso, in Elide e Acaia. Questo gruppo è affine al dorico e se ne differenzia...
(o gamori) Nel mondo greco antico, gli aristocratici possidenti fondiari, in particolare a Siracusa e Samo. A Siracusa, costretti da una ribellione del demo a ritirarsi a Casmene, i g. furono ricondotti in città da Gelone nel 485 a.C.; ma la...