goccia
góccia s. f. [der. di gocciare] (pl. -ce). – 1. a. Piccolissima quantità di liquido, di forma tondeggiante, che si distacca dalla massa del liquido stesso o si forma per lenta aggregazione di [...] specie di fichi, quando sono maturi: fichi con la goccia; fam., il muco liquido che cola dalle narici: avere la g. (o la gocciola) al naso. Considerata dal punto di vista fisico, la goccia è la configurazione di equilibrio che una piccola quantità ...
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gala2
gala2 s. f. [dallo spagn. gala, che è prob. dal fr. ant. gale (v. la voce prec.)]. – 1. a. Lusso, eleganza ostentata o sfarzosa, con accezioni partic. nelle varie espressioni: essere in g., mettersi [...] e sim., con stretta osservanza del cerimoniale nelle forme e negli abiti; serata di g.; vettura di g.; abito da g., da cerimonia. b. Ricevimento solenne o elegante: c’è g. a corte (mezza g., quando il cerimoniale è meno rigido); stasera ci sarà gran ...
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gonfio
gónfio agg. e s. m. [der. di gonfiare]. – 1. agg. a. Gonfiato, cioè dilatato e disteso, o aumentato di volume, per cause naturali o ad arte: guarda se le gomme sono g.; il pallone non è ancora [...] riferito alla persona, sentirsi gonfio, gonfia); fig., avere il cuore g., provare gran dispiacere o commozione, sentire il bisogno di piangere; andare a vele g., o a g. vele, anche fig., di affare o lavoro che procede assai bene. b. Di corsi d’acqua ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] sempre maggiore elevazione e slancio verticale all’edificio; stile g. (o, come s. m., il gotico), il complesso dei Fraktur): la testata del giornale è stampata in gotico. c. Romanzo g. (o romanzo nero), tipo di romanzo in voga in Gran Bretagna tra la ...
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grado2
grado2 (ant. grato) s. m. [lat. gratum, neutro sostantivato dell’agg. gratus «gradito»], letter. – 1. Gradimento, volontà, piacere, nelle locuz. (ant.) a grado, a buon g., a grande g., con gradimento, [...] , buon grado la volontaria servitù di que’ mediocri ingegni (A. Verri). Altre locuz.: essere, andare a g. a qualcuno, ant. venire a g. (o in g.), essergli gradito, incontrarne il favore, piacergli: lo ’ncominciò a servir sì bene, e sì acconciamente ...
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gatto
s. m. [lat. tardo cattus, forse voce celtica]. – 1. (f. -a) a. Mammifero domestico tra i più noti e diffusi, appartenente al genere Felis della famiglia felidi, detto anche g. domestico per distinguerlo [...] con allusione alle elevate doti di sopravvivenza e di resistenza agli infortunî che il fisico dei gatti dimostra; quando il g. (o la gatta) manca i topi ballano, in assenza dei superiori, i dipendenti ne approfittano. b. Con partic. specificazioni, è ...
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gratuito
gratùito (meno com., alla lat., gratuìto) agg. [dal lat. gratuītus, dallo stesso tema di gratus, gratia]. – 1. a. Che si fa o si riceve o si ha senza pagamento, senza compenso: prestazione, [...] , privo di fondamento: affermazione, deduzione, supposizione g.; giudizio g.; quindi anche immeritato: un’accusa, un’offesa davvero g.; insolenze g.; o privo di un fine determinato: un atto g., un gesto assolutamente gratuito. ◆ Avv. gratuitaménte ...
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gelatina
s. f. [der. di gelare]. – 1. a. Brodo condensato di carne fatto rapprendere per raffreddamento: pollo in gelatina. b. Conserva alimentare zuccherata (g. di frutta), ottenuta facendo cuocere [...] ossa degli animali, vengono preparate industrialmente con varî metodi dalle ossa sgrassate (g. d’ossa), dagli scarti dei macelli, dalle vesciche natatorie dei pesci (g. o colla di pesce) e usate come collanti, come chiarificanti, come appretti, ecc ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] e quello epesegetico, il g. possessivo, il g. partitivo, il g. soggettivo e oggettivo, il g. di qualità; in dipendenza da verbi, il g. di stima, di prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g. locativo, in cui ...
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grugno
s. m. [affine a grugnire]. – 1. Il muso del maiale e del cinghiale (detto anche grifo), e meno com. d’altri animali. 2. Per estens. (scherz. o spreg.), il viso dell’uomo: làvati il g., non vedi [...] plebei (Giusti); anche, espressione corrucciata del volto, broncio (cfr. muso), nelle locuz. far g. o fare il g., tenere g., mettere su g., stare col g., con tanto di g., e sim. (per le quali v. anche i der. ingrugnare e ingrugnire): tornai alla ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...