vedova
védova agg. e s. f. [lat. vĭdua; cfr. sanscr. vidhavā]. – 1. a. Donna a cui è morto il marito: lo stato, la condizione di vedova, come stato civile e giuridico; sposare una v., una ricca v.; La [...] -andine e nelle grandi civiltà orientali. Come agg., in funzione di predicato, essere, restare, rimanere vedova, per la possegga o si sia conservato un singolo pezzo o esemplare; meno frequente l’uso di donna v. con il sign. generico di vedova sost.: ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere [...] ). In partic.: a. Malattia m., in genere, alterazione della funzione primaria della psiche o mente dell’uomo, il cui fattore scatenante individuale in una data età, che si determina mediante l’uso di test, e alla quale fanno anche riferimento ...
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pendolo2
pèndolo2 s. m. [dal lat. pendŭlus agg.: v. pendulo e cfr. pendolo1]. – 1. In generale, solido girevole intorno a un asse fisso non baricentrico, generalm. orizzontale, e soggetto soltanto all’azione [...] piombo), destinata a ricevere il proiettile senza farlo rimbalzare, accoppiata a un pendolo, l’ampiezza della cui oscillazione, provocata dal proiettile, risulta funzione della velocità dello stesso. d. P. di Foucault, pendolo di notevoli dimensioni ...
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erigere
erìgere v. tr. [dal lat. erigĕre, comp. di e-1 e regĕre «reggere»] (io erigo, tu erigi, ecc.; pass. rem. erèssi, erigésti, ecc.; part. pass. erètto). – 1. a. Innalzare, costruire (spec. edifici [...] . più generico e oggettivo (attribuirsi una qualità, un titolo, una funzione) fu in uso nel sec. 18° la locuz. erigersi in, in anatomia, nella locuz. nervi erigenti (o pelvici), che producono l’erezione del pene o della clitoride. ◆ Il part. pass. ...
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me1
me1 ‹mé› pron. pers. sing. [lat. mē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. di 1a pers. sing. (io), usata come compl. oggetto quando si vuol dare a questo forte rilievo (hanno [...] o quanto (è alto come me; ne sa quanto me), e in funzione predicativa dopo i verbi essere, parere, sembrare e sim. (tu non sei a me? 2. Con sign. particolari: da me, da solo, senza l’aiuto o l’intervento d’altri: preferisco fare da me; lo so da me; ho ...
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argomento
argoménto s. m. [dal lat. argumentum, der. di arguĕre «dimostrare»]. – 1. Ciò che si adduce a sostegno di quanto si afferma; ragione, prova: allegare, recare, addurre, confutare, ribattere [...] ; sommario. In grammatica, complemento di a., quello indicante l’argomento o tema e in genere la cosa o persona, argomenti a elementi di insiemi cui, in una funzione, si applicano gli operatori della funzione stessa. 5. ant. a. Espediente, mezzo, ...
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fase
faṡe s. f. [dal gr. ϕάσις «apparizione», der. del tema di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. a. In astronomia, ciascuno degli aspetti che presentano la Luna e alcuni pianeti (Venere, Mercurio), [...] elettriche, moto armonico di un punto, ecc.), la fase è l’angolo (funzione, a seconda dei casi, del tempo o dello spazio o di entrambi) costituente l’argomento della funzione seno (o coseno) che compare nell’espressione della grandezza; in ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] grammatica, complemento di q., quello che ha la funzione di determinare persone o cose esprimendone il numero o segno – sovrapposto, la q. breve con ⌣ (in latino, per es., è l’opposizione tra ō e ŏ che distingue sōlum «soltanto» da sŏlum «suolo»; in ...
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venerabile
veneràbile agg. [dal lat. venerabĭlis, der. di venerari «venerare»]. – 1. Degno di venerazione: il v. sacramento dell’Eucaristia (anche sostantivato, nel linguaggio eccles.: esposizione del [...] Venerabile); Tanto che ’l venerabile Bernardo Si scalzò prima (Dante); il v. vegliardo; un vecchio di v. aspetto; in funzione di predicato: ei nudo andonne, Dell’assisa spogliato ond’era un giorno V. al vulgo (Parini). Riferito a luoghi sacri o ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forza di gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] per indicare il timbro aperto (per es. liève, mòbile, ecc.). In altre lingue è usato con funzione analoga o diversa; nel greco rappresenta l’attenuazione dell’accento acuto nelle parole ossitone che non siano seguite da interpunzione o da enclitica ...
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L-funzione
L-funzione in analisi, funzione meromorfa sul piano complesso associata a un insieme di oggetti matematici. Nel caso di una → curva ellittica E, di equazione y 2 = x 3 + ax + b, la funzione L(E, s) di variabile complessa s, a essa...