spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] l’ambiente in cui si opera (spec. se in tale ambiente si possono introdurre concetti geometrici, come la distanza): per es., s. di funzioni; nel calcolo delle probabilità, s. degli eventi, l’insieme dei casi in cui può manifestarsi un certo fenomeno ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] stesso che ampiezza dell’oscillazione. 11. In astronomia, m. di distanza, di un oggetto celeste, la differenza tra la sua grandezza apparente stimolo che richiede lo svolgimento di una determinata funzione (l’insieme dei moduli comportamentali di una ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] modo minore (o scala minore), formate da sette suoni a distanza prestabilita, con la ripetizione del primo suono alla fine; in ... a u/10, ecc. Più in generale, s. funzionale della funzione f(x), scala che si ottiene su una retta r fissando su essa ...
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sicurezza
sicurézza s. f. [der. di sicuro]. – 1. a. Il fatto di essere sicuro, come condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere [...] militare: congegno di s., che ha lo scopo di impedire il funzionamento prematuro e intempestivo di armi, di spolette e di artifici esplosivi diversi due sostanze che separatamente non sono esplosive; distanza di s., quella che deve intercorrere fra ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] organo animale o vegetale con caratteri proprî di struttura o di funzione, o anche, più genericamente, la parte principale di un ; nel pugilato, fase del combattimento che si svolge a distanza ravvicinata con ripetuti scambî di colpi: entrare in un c ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la [...] sign. etimologico di «misura»: a. In matematica, generalizzazione, per un insieme astratto, del concetto di distanza dell’ordinario spazio euclideo, consistente in una funzione che associ a ogni coppia dell’insieme un numero reale positivo o nullo: l ...
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lontano
agg. e avv. [lat. *longitanus, der. di longe «lontano, lungi»]. – 1. agg. a. Che si trova a relativamente grande distanza o è separato da lungo intervallo nello spazio: regione, città l.; nel [...] sign. varî: alla l. da certa gente!, lo stesso che alla larga, a distanza (e con lo stesso sign.: tienti alla l. da lui; quando lo vede, ◆ Dim. lontanétto, lontanùccio, alquanto lontano (con funzione d’agg. o d’avv.): collocandolo in qualche posto ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra [...] indiretta (v. misurazione). b. M. pubblica: la funzione di misurazione in pubblico su richiesta dell’interessato, svolta dai 5. Con sign. tecnici partic.: a. Nella scherma, la distanza regolamentare e utile fra i due avversarî; si distinguono una m. ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] si produca intorno a un punto, r. d’azione è la massima distanza alla quale il campo risulta ancora sensibile (e quindi si parla di forze primo e sono in genere meno sviluppati. La loro funzione è quella di condurre dal centro alla periferia le ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la [...] oggetti visibili a un osservatore, in una sua determinata posizione; distanza (o limite) di v., quella al di là della quale di v., il diagramma della sensibilità dell’occhio in funzione della lunghezza d’onda nel campo delle radiazioni visibili (400 ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e metodi geometrici, fra cui analitica, geometria...
Gruppi
GGeorge W. Mackey
di George W. Mackey
SOMMARIO: 1. Introduzione e storia. □ 2. Concetti fondamentali. □ 3. Anelli di endomorfismi e gruppi lineari. □ 4. La struttura dei gruppi finiti. □ 5. Gruppi topologici e gruppi di Lie. □ 6. La...