lessicalizzazione
lessicaliżżazióne s. f. [dal fr. lexicalisation; v. la voce prec.]. – In linguistica, processo per cui un sintagma (o, più genericam., una sequenza di parole) acquista stabilmente carattere [...] di arricchimento del lessico (a spese della grammatica), si ha lessicalizzazione anche quando una forma della flessionenominale o verbale si rende semanticamente autonoma e costituisce una nuova unità lessicale, trasferendosi talvolta ad altra ...
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tematico
temàtico agg. [der. di tema1, sul modello del gr. ϑεματικός, agg. di ϑέμα -ατος «tema»] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o concerne il tema di opere letterarie, teatrali, cinematografiche [...] si inserisce fra il tema e la desinenza; e con partic. riguardo alla presenza di una vocale tematica nella flessionenominale o verbale (contrapp. a atematico): declinazione t., coniugazione t.; aoristo t. o forte e atematico o fortissimo, nel greco ...
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obliquo
oblìquo (ant. obblìquo, oblico) agg. [dal lat. obliquus]. – 1. a. In matematica, di ente geometrico che non sia né parallelo né perpendicolare a un altro ente geometrico: due rette o. tra loro; [...] (Carducci). c. Nella terminologia della grammatica classica, caso o. (lat. casus obliquus, gr. πλαγία πτῶσις), ogni caso della flessionenominale e pronominale che non sia il nominativo (e il vocativo, quando la forma di questi due sia identica), il ...
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declinabile
declinàbile agg. [dal lat. tardo declinabĭlis]. – Che si può declinare (spec. nel sign. 4 del verbo): le parti d. del discorso, quelle soggette a flessionenominale e pronominale. ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte [...] indoeuropee, è una parte del discorso variabile, e partecipa con l’aggettivo, e in parte anche con i pronomi, alla flessionenominale o declinazione, che ne distingue il caso, il genere e il numero. 2. Coloranti s. (o assol. i sostantivi), classe ...
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inessivo
agg. e s. m. [comp. del lat. in «in» e esse «essere»]. – In linguistica, caso della flessionenominale ugrofinnica avente il valore della preposizione italiana in. ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] a quell’entrate). Come pron. conserva quasi sempre la flessione regolare; solo al masch. sing. possono trovarsi, accanto di quel che s’aspettavano). d. In funzione di predicato nominale, per individuare o precisare il soggetto: è proprio quello il ...
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lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che [...] sogliono chiamare lemmi le forme del paradigma verbale o nominale con cui i singoli lessemi vengono registrati e che singolare per gli aggettivi, ecc.), in contrapp. alle forme di flessione con cui le parole stesse sono usate di volta in volta ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] rotore quando è fatto girare a velocità superiore a quella nominale; p. di rendimento, per misurare la potenza resa in (si hanno quindi p. di trazione, p. di compressione, p. di flessione, p. di taglio, che possono essere a loro volta p. statiche o ...
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asigmatico
asigmàtico agg. [comp. di a- priv. e sigmatico] (pl. m. -ci). – Nella descrizione della morfologia greca (e per estens. anche di altre lingue), di forma della flessione verbale o nominale [...] in cui è assente il morfema sigma (cioè -σ- o -ς- in greco, s in altre lingue), morfema che è invece presente nelle forme cosiddette sigmatiche (v. sigmatico); per es., nominativo a., come il gr. πατήρ ...
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FLESSIONE
La flessione è il processo di mutamento morfologico che subiscono le parole variabili per esprimere i diversi valori e rapporti grammaticali. La flessione si ottiene con l’aggiunta della ➔desinenza alla ➔radice della parola, e può...