volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] debole, fiacca, incerta; il problema della v. nel pensiero filosofico antico e moderno; l’alta valutazione cristiana della v. (v stessa e la morale corrente (l’espressione appartiene anche al linguaggio com., nel quale è per lo più adoperata e intesa ...
Leggi Tutto
antitesi
antìteṡi s. f. [dal lat. tardo antithĕsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione»]. – 1. Figura retorica consistente in un accostamento di parole o di concetti contrapposti, che acquistano maggior [...] tue opinioni sono in netta a. con le mie. 3. Nel linguaggio filos., indicava originariamente un generale rapporto di opposizione fra due concetti; in Kant e nella filosofia postkantiana, non significa più tale rapporto di opposizione, ma il termine ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera [...] di coscienza; p. esterna, relativa al mondo esteriore; piccole p. (o p. insensibili), nella filosofia di Leibniz, quelle di cui il soggetto non ha consapevolezza. 2. Nel linguaggio amministr. (secondo il sign. 2 di percepire), l’atto con cui si viene ...
Leggi Tutto
proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] locali, che valgono soltanto in intorni di punti. c. In filosofia, è in genere sinon. di qualità, di predicato o di molta o grande p., con poca p., senza nessuna p.; p. di linguaggio, di espressione; usare una parola con p. di significato; p. di ...
Leggi Tutto
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] certo ordine. In partic.: 1. In filosofia, nel linguaggio della scolastica, sono dichiarati nozioni t., attributi t., gli aspetti generali dell’ente in quanto ente, prima che lo si ponga in rapporto con i soggetti dei quali si predica. Con sign. ...
Leggi Tutto
causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] risalire dagli effetti alle cause. In partic., in filosofia: c. efficiente, che produce direttamente e attivamente è causa di un altro soltanto perché lo precede nel tempo). Nel linguaggio filos. si usano inoltre le locuz. causa delle cause (più com ...
Leggi Tutto
senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] fatti interni: s. intimo (o interno), espressione della filosofia e della psicologia, usata per designare l’avvertimento di , conforme a, secondo quanto è disposto da, in frasi del linguaggio forense e burocr.: ai sensi dell’art. 97 della legge ...; ...
Leggi Tutto
specifico
specìfico agg. [dal lat. tardo specifĭcus, comp. di species «specie» e tema di facĕre «fare»; propr., «che costituisce una specie»; nei sign. del linguaggio medico, è dal fr. spécifique] (pl. [...] m. -ci). – 1. a. Nel linguaggio scient., che riguarda la specie, che è proprio di una specie e la distingue da altre dello binomia, quello che identifica la specie all’interno di un genere; in filosofia, differenza s., v. differenza, n. 1 b. b. Nell’ ...
Leggi Tutto
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa [...] ; la crisi del positivismo. 2. P. logico: movimento filosofico del sec. 20° (detto anche empirismo logico o neopositivismo), che fa oggetto della propria analisi esclusivamente il linguaggio delle scienze naturali e formali, rifiutando qualsiasi ...
Leggi Tutto
positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] sull’esperienza; come sinon. di positivistico, in alcune locuz.: filosofia p., il positivismo (nel sign. 1 del termine); metodo la reazione prevista. Con sign. analogo, nel linguaggio medico, di responso diagnostico che conferma il sospetto formulato ...
Leggi Tutto
linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...