vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] entropia del sistema). Nella storia del pensiero filosofico e scientifico, il concetto di vita è stato nostra v. (in contrapp. alla v. eterna); il libro della v., nel linguaggio biblico, il libro in cui sono segnate le anime che sono o saranno salve. ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] in cui vive: penso, dunque sono, traduz. dell’espressione lat. cogito, ergo sum (v.), principio fondamentale della filosofia di Cartesio; nel linguaggio filos., è frequente l’uso sostantivato dell’infinito: nell’atto stesso del p.; la relazione fra l ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] i. della fiamma, della luce e del calore. b. Nel linguaggio filos. il termine, usato per la prima volta da Democrito per indicare . originale. d. Dal sign. che la parola ha nella filosofia platonica, deriva il senso di modello astratto e ideale a cui ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] col naso o con voce nasale. 2. a. Esprimere, per mezzo del linguaggio articolato, pensieri e sentimenti: il bambino dice già qualche parola, ma ancora rievocare e sim.: p. di letteratura, d’arte, di filosofia, di meccanica, di sport, di cinema; p. d’ ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] è comune a più specie. In partic.: a. In filosofia, categoria di oggetti che hanno in comune proprietà essenziali mentre (g. aritmetico, geometrico, superficiale, ecc.). 2. a. Nel linguaggio com., l’insieme dei caratteri essenziali per cui una cosa è ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] nell’a. necessità di fare una cosa. b. Nel linguaggio giur., diritti a., quelli che possono essere fatti valere contro acqueo nell’unità di volume d’aria. 4. s. m. a. In filosofia, ciò che ha realtà per sé stesso, che non dipende cioè da altro ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] non risponde dei valori non depositati in cassaforte. Nel linguaggio di borsa, valori, tutto ciò che può essere oggetto meriti). 4. Usi e sign. scient. e tecnici: a. In filosofia il termine non ha un sign. unico e universalmente accolto: è stato ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] tutta l’umanità: valori u., principî morali u.; il linguaggio è una facoltà u. ed esclusiva degli esseri umani; (Machiavelli). In usi e con sign. scient. e tecn.: a. In filosofia, che è comune a più realtà individue, a una molteplicità o totalità di ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] avea L’austero nome (Foscolo); O natura, o natura, Perché non rendi poi Quel che prometti allor? (Leopardi). Nel linguaggiofilosofico, n. naturante, Dio, n. naturata, il mondo degli esseri creati; in partic., in Spinoza, n. naturante è l’infinita ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] studî, delle tue ricerche?; essere o. di venerazione, di amore, di pietà, d’invidia; divenire o. di scherno. b. Nel linguaggio giur., o. del diritto, in senso generale, l’attività umana nelle sue varie manifestazioni; più comunem., con riferimento ai ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...