appetibile
appetìbile agg. e s. m. [dal lat. tardo appetibĭlis]. – 1. agg. Che lascia immaginare vantaggi di vario tipo; desiderabile: una prospettiva, un’offerta a.; non è possibile ... il non avere [...] quanto d’a. ha il mondo (D. Bartoli); per estens., scherz., piacente: un uomo, una donna ancora a. nonostante l’età. 2. Come s. m., nel linguaggio della filosofia scolastica, ciò che muove il desiderio o l’appetito: de’ primi a. l’affetto (Dante). ...
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evidenza
evidènza s. f. [dal lat. evidentia, der. di evĭdens -entis: v. evidente]. – 1. L’essere evidente: non si può negare l’e. dei fatti; l’e. della sua colpa è fuori discussione; la schiacciante [...] mettersi in e., mettersi in mostra, farsi notare. In filosofia, e in partic. in alcune teorie gnoseologiche, l’evidenza dalla brevità propria e potente (Tommaseo). 3. Nel linguaggio burocratico, spec. al plur., documento conservato come promemoria ...
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specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] ulteriore s. delle caratteristiche delle merci. 2. Nel linguaggio giur.: a. Con riferimento alla compravendita di cosa es., in ital., di: il maestro dei bambini). 4. Nella filosofia kantiana, legge (trascendentale) della s., regola con cui la ragione ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] ; ne ho fatta una copia per mio u. personale; storia della filosofia a uso dei licei, edizioni di classici a uso dell’infanzia, compilate , con la soppressione delle preposizioni, indica, spec. nel linguaggio comm. e burocr., sia che un prodotto o un ...
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ut sic
(lat. «come così»). – Espressione usata nel linguaggio della filosofia scolastica nel senso di «come tale, in quanto tale», per designare cioè che la cosa di cui si parla è considerata nella sua [...] natura generica e universale e non nei suoi eventuali caratteri d’individualità (così «l’uomo ut sic» è «l’uomo in quanto tale», in quanto «uomo» e non in quanto Caio o Sempronio) ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: [...] della realtà, vivere senza rendersi conto di ciò che accade intorno a sé; bisogna fare i conti con la r.; nel linguaggiofilosofico: negare l’esistenza di una r. oggettiva al di fuori del soggetto che la conosce; affermare la r. del mondo esterno ...
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illusionismo
illuṡionismo s. m. [der. di illusione]. – 1. L’arte e la tecnica di eseguire azioni in modo da farle apparire come dovute a cause preternaturali, e di produrre, con varî accorgimenti, fenomeni [...] suscitando meraviglia. 2. Nel linguaggio artistico, effetto di una rappresentazione che sforzi il potere illusivo dell’arte fino a dare un’ingannevole sensazione della presenza concreta della realtà naturale. 3. In filosofia, il termine è stato ...
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questurese
s. m. (iron.) Linguaggio tipico delle questure, modo di esprimersi proprio dei poliziotti. ◆ Antonio Pennacchi […] Ha preso un gialluccio – il delitto di Cori, due fidanzatini massacrati con [...] questurese dei mattinali di polizia al carabinierese. (Lucio Caracciolo, Repubblica, 23 marzo 1998, p. 26, Cultura) • La «nuova filosofia di intervento mirato», come la chiamano in questurese, può apparire, per il momento, una presenza sì fissa ma al ...
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autenticita
autenticità s. f. [der. di autentico]. – 1. a. L’essere autentico: mettere in dubbio l’a. di una firma; garantire l’a. di un fatto; dichiarare l’a. di un’opera d’arte. b. non com. Riferito [...] quella ragazza; nelle amicizie cerca l’autenticità. 2. Nel linguaggio giur., carattere di verità attribuito a un atto pubblico, che e la provenienza dell’atto stesso. 3. Nella filosofia esistenzialista, a. dell’esistenza, l’esistenza in cui ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale [...] conclusione mediante ragionamento. In partic.: a. In filosofia e in matematica, il processo logico nel quale, 4. Sottrazione, defalco: la d. delle spese dall’incasso dà il guadagno netto (nel linguaggio amministr. e fiscale, è più com. detrazione). ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...