semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica [...] ) e la pragmatica (che studia i rapporti dei segni con chi ne fa uso). 3. In diritto, s. giuridica, studio del linguaggio prescrittivo e descrittivo del diritto, e cioè dell’insieme dei segni linguistici che lo compongono, ai fini di una corretta ...
Leggi Tutto
catastematico
catastemàtico agg. [dal gr. καταστηματικός «stabilito, sedato, statico», der. di καϑίστημι «stabilire, sedare»] (pl. m. -ci), raro. – Nel linguaggio filos., e in partic. nella terminologia [...] della filosofia epicurea, piacere c., piacere statico, consistente nella pura assenza di dolore e turbamento. ...
Leggi Tutto
trascendentalita
trascendentalità s. f. [der. di trascendentale]. – In filosofia, il fatto, la condizione e la caratteristica di essere trascendentale: t. di un’idea, di un principio, di una teoria. [...] Per estens., nel linguaggio corrente: t. di un problema. ...
Leggi Tutto
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo [...] ted. Christian Wolf (1679-1754) che nella sua Philosophia prima sive Ontologia (1729) lo definiva come equivalente di «filosofia prima» (espressione usata da Aristotele per la scienza dell’essere, poi chiamata metafisica) «in cui sono contenuti tutti ...
Leggi Tutto
ontologismo
s. m. [der. di ontologico]. – Termine usato dal filosofo Vincenzo Gioberti (1801-1852) in opposizione a psicologismo, per indicare il metodo della filosofia che «colloca il termine immediato [...] nel suo oggetto, cioè l’Idea», caratterizzando così l’orientamento del proprio sistema. Più in generale, nel linguaggiofilosofico, esso è usato per significare la priorità, variamente affermata, della conoscenza di Dio o dell’Essere – immediata ...
Leggi Tutto
paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] uni agli altri nello stesso contesto. 3. Nel linguaggio filos., termine usato da Platone per designare le il termine è stato recentemente introdotto nella sociologia e filosofia della scienza per indicare quel complesso di regole metodologiche, ...
Leggi Tutto
compendio
compèndio s. m. [dal lat. compendium, der. di pendĕre «pesare», propr. «risparmio» di denaro, e quindi anche di tempo in un lavoro]. – 1. a. Riassunto, esposizione sommaria, sintesi; come titolo [...] un c.; c. di istituzioni di diritto civile; c. di filosofia morale; c. di storia. b. Locuz. avv. in compendio, In epigrafia e paleografia, sinon. di abbreviazione. 3. Nel linguaggio giur., il complesso dei diritti e degli obblighi, considerati come ...
Leggi Tutto
introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] conversazione sullo scandalo del giorno. d. Nel linguaggio grammaticale, con riferimento a preposizioni e congiunzioni, qualche cosa: i. allo studio delle scienze occulte; i. nella filosofia; i. gli allievi alla comprensione e al gusto della musica. ...
Leggi Tutto
prospettivismo
s. m. [der. di prospettiva1; per il sign. 2, cfr. ted. Perspektivismus]. – 1. Nelle arti figurative, e in partic. nella pittura, concezione della spazialità intesa prevalentemente come [...] applicazione delle tecniche della prospettiva. 2. In filosofia, concezione che afferma il valore relativo della individuo stesso in circostanze diverse (Nietzsche). 3. Nel linguaggio della critica letteraria, tecnica narrativa basata sull’intreccio di ...
Leggi Tutto
sussistere
sussìstere v. intr. [dal lat. subsistĕre «fermarsi, resistere» (comp. di sub- e sistĕre «fermarsi, essere posto»)] (aus. essere). – Avere un’esistenza effettiva e attuale; è verbo usato, oltre [...] che in filosofia (cfr. sussistenza, n. 1), nel linguaggio burocr. o elevato, anche come semplice equivalente di esistere, in determinate frasi per dare maggior forza e solennità all’espressione: non sussiste l’ipotesi di reato; non sussistono più i ...
Leggi Tutto
linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...