anticipazione
anticipazióne s. f. [dal lat. anticipatio -onis]. – 1. a. L’anticipare, l’essere anticipato, come spostamento a un tempo anteriore a quello normale o precedentemente fissato: decidere l’a. [...] sono una felice a. delle opere della maturità. b. Nel linguaggio giornalistico (di solito al plur.), prime notizie o rivelazioni su un : non è possibile per ora fare anticipazioni. 3. In filosofia: a. Termine, corrispondente al gr. πρόληψις, usato da ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] la pianta, per metterle le r. al sole (Manzoni). b. Nel linguaggio com., la parola è spesso usata invece di rizoma (per es., radice ciglia Dell’occhio alla r. (V. Monti). c. Nella filosofia antica, principio o causa materiale di tutte le cose: così ...
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cognizione
cognizióne s. f. [dal lat. cognitio -onis, der. di cognoscĕre «conoscere», part. pass. cognĭtus], letter. – 1. Il conoscere e la cosa stessa conosciuta: la c. del bene e del male, del vero; [...] superficiale del luogo (Manzoni). Con determinazioni, in filosofia: c. oggettiva; c. sintetica, analitica. 2 c. necessarie alla vita; il progresso delle c. umane. 4. Nel linguaggio giur.: a. Esame, istruzione di una causa civile o penale: prendere c ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî [...] accordi costruiti sugli antichi modi gregoriani. 3. a. In filosofia, di giudizî, proposizioni, sillogismi che presentano il carattere m. equivale a moda (v. moda, n. 3). 4. Nel linguaggio giur., di un atto di liberalità gravato di un modo, cioè di un ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] sta alla base di un ragionamento, di una convinzione: una teoria filosofica fondata su saldi p.; i p. basilari della dottrina cristiana; il norme; in economia, p. economico o edonistico; nel linguaggio politico, p. d’autorità), per la maggior parte ...
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asemanticita
asemanticità s. f. [der. di asemantico]. – Nell’estetica e nella filosofia del linguaggio, qualità di ciò che è asemantico. ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] campo teorico o pratico: lo s. della matematica, della filosofia, della musica, del canto; dedicarsi allo s. delle astratto o teorico e senza fini professionali. b. Nel linguaggio amministr., riferito a leggi, provvedimenti e disposizioni, essere allo ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] ; e. animati e inanimati, reali e ideali. Nel linguaggio fam. (talora scherz.), anche con valore determinato, riferito ; e al plur.: sono degli esseri fatti a modo loro. 3. In filosofia, esserci, usato come s. m., termine con cui è reso il ted. ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] . pace, pacificamente, con tranquillità, e anche con filosofia, con paziente saggezza: lavorare, studiare, leggere in che è sacro o comunque degno di rispetto. b. Nel linguaggio fam. (spesso accompagnato da un agg. possessivo), il santo protettore ...
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continuo3
contìnuo3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. continuo]. – 1. a. In generale, ciò che ha continuità nel tempo e nello spazio, che non ha interruzioni, separazioni: il concetto, la nozione del [...] c.; più particolarm., in fisica e in filosofia, ciò la cui percezione non si lascia scindere in tante percezioni elementari ; spec. nella locuz. soluzione di continuo, del linguaggio medico, per indicare interruzione della continuità di un tessuto ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...