durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] mèetr〉 si distinguono per la diversa durata della vocale è. b. Nella filosofia di H. Bergson (1859-1941), d. reale o pura, la singoli atti, fatti, stati d’animo, ecc. c. Nel linguaggio giur., contratto di d., quello nel quale l’adempimento della ...
Leggi Tutto
sostanziale
(ant. sustanziale) agg. [dal lat. tardo, eccles., substantialis, der. di substantia «sostanza»]. – Che è relativo alla sostanza: a. In filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza [...] a un ente, a un individuo; in partic., nella filosofia aristotelica, forma s., ciò che conferisce un carattere determinato ed valore neutro: badare al s.; preoccuparsi del sostanziale. Nel linguaggio giur., diritto penale s. (o sostantivo) è quello ...
Leggi Tutto
vacanza
s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; lo [...] o la nomina del successore; dichiarare la v. della cattedra di filosofia morale; alla morte del re si ebbe una lunga v. a questo e anche ai precedenti, vacanza della legge, nel linguaggio giur., espressione che traduce il lat. vacatio legis (v. ...
Leggi Tutto
nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita [...] e del neopositivismo. 2. Più in generale, e al di fuori di contesti specificamente filosofici, il termine è a volte polemicamente usato per qualificare un linguaggio o un atteggiamento attenti piuttosto all’aspetto formale o estrinseco di cose o ...
Leggi Tutto
impassibilita
impassibilità s. f. [dal lat. tardo impassibilĭtas -atis; come termine della filosofia e della teologia, è calco del gr. ἀπάϑεια (v. apatia)]. – 1. La condizione, l’atteggiamento e l’aspetto [...] con i. la tortura; ostentare i. di fronte alle accuse, alle minacce, o alle suppliche, alle invocazioni d’aiuto. 2. Nel linguaggio teologico, immunità dalla sofferenza, dal dolore, come condizione propria di Dio e dell’uomo che Dio assume alla gloria ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una [...] me conosciuto; è persona di mia c., che io conosco. Nel linguaggio banc., per c. della firma, formula che un garante appone, insieme ., teoria della c. (detta anche gnoseologia), ramo della filosofia che indaga sui valori e i limiti della facoltà di ...
Leggi Tutto
predeterminismo
s. m. [der. di predeterminare]. – Nel linguaggio teologico, nome dato alla dottrina dei fautori del teologo spagn. D. Báñez (1528-1604), secondo la quale Dio come causa prima trae all’azione [...] la volontà umana mediante un concorso o influsso previo e immediato. Il termine è talora usato in filosofia con lo stesso sign. di determinismo. ...
Leggi Tutto
imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto [...] , la 2a sing. e la 2a plur. (scrivi, scrivete); per le altre persone, è supplito dalle forme del presente congiuntivo. 2. s. m. Nel linguaggiofilosofico, proposizione che formula un comando o una norma d’azione, che l’uomo impone a sé stesso; nella ...
Leggi Tutto
sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti [...] formali dei segni fra loro, ossia il modo con cui i segni delle diverse classi, indipendentemente dalla loro significazione, si combinano fra loro ...
Leggi Tutto
nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] quantità: te lo vendo per un nulla (più com. un nonnulla). Nel linguaggio filos., il n. (raro il niente), il «non essere»: problema essenziale della filosofia e della teologia, sorto in seno alla speculazione eleatica, lungamente dibattuto nella ...
Leggi Tutto
linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di...