sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] mutevoli apparenze; tale concetto assume nella filosofia greca del periodo classico un contenuto più specifico, dell’istamina ma svolgono funzione analoga, ecc. 3. Nel linguaggio corrente, con riferimento ad alimenti, potere nutritivo: la s. ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] è però preferito nel linguaggio scient. e tecn., dove assume accezioni proprie e specifiche: a. In filosofia, indica genericamente ogni terrestre provocati dai terremoti. 2. Fuori dellinguaggio strettamente scientifico il termine, pur conservando ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] di religione. 4. a. Nel linguaggiofilosofico (spec. nella filosofia aristotelico-scolastica), il concetto di potenza la terza p. (detta anche cubo) di 7 è 343; calcolare le p. del binomio, cioè sviluppare (x + y)n per i varî valori di n. Più ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] a. provocatore, chi induce altri a commettere un reato allo scopo di avere la prova del reato e quindi denunciarlo o arrestarlo. Con sign. più ampio, nel linguaggio giornalistico, chi, per conto di un governo straniero o di un’organizzazione politica ...
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relazione
relazióne s. f. [dal lat. relatio -onis, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – 1. L’azione e il fatto di riferire, e il testo stesso, orale e scritto, con cui si riferisce, e [...] .); r. industriali, nel linguaggio giornalistico e con riferimento al mondo del lavoro, i rapporti intercorrenti stato (eccezionalmente anche presso un terzo stato). e. In filosofia, ente variamente interpretato nelle diverse concezioni e teorie: il ...
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liquido
lìquido agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. liquĭdus, der. di liquere «essere liquido»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio scient., in contrapp. a solido e aeriforme, detto di un particolare stato di aggregazione [...] discese Verso un l. rivo (Chiabrera). Per estens., dell’aria, del cielo: fendendo il l. sereno (T. Tasso); Quando per l non essendoci, in tutta la filosofia, cosa più chiara, più l. di questa (Manzoni). b. Nel linguaggio econ. e giur.: obbligazione l ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] a Cristo. L’ambivalenza del termine ha dato luogo, nei primi secoli della storia della Chiesa, a numerose e lunghe controversie in campo sia trinitario sia cristologico. 2. Nel linguaggio letter., personificazione, rappresentazione concreta ...
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revisionario
agg. In filosofia, che si propone di rivedere, riconsiderare una teoria. ◆ Da non dimenticare che sullo sfondo la vera metafisica teutonica non dava bella mostra di sé, avvitata su se stessa [...] Kant cercano di mostrare l’ossatura del nostro pensiero riguardo al mondo; dellinguaggio; e via dicendo. Strawson dichiara spiccate simpatie per il progetto descrittivo. (Roberto Casati, Sole 24 Ore, 19 febbraio 2006, p. 36, Scienza e Filosofia ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile [...] fabbricazione delle perle false soffiate (perle parigine), per rivestire internamente le sferette cave di vetro opalino. 3. Nel linguaggio forestale si dicono genericam. essenze le specie di alberi (e. arborea) o di arbusti (e. arbustiva): un bosco ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] si decide, e la formulazione di tale apprezzamento. Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito duello, vincitore) era ritenuto innocente del misfatto. 2. a. In filosofia, funzione logica che connette, affermativamente o ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina e umana: nell’inno vedico a Vac («la Voce»)...
Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) sia stato elaborato all’interno...