base jumper
loc. s.le m. Chi pratica lo sport estremo del lancio con paracadute da una base, da una postazione elevata. ◆ Uomini con le ali, il sogno è ormai realtà. […] Due alette e un cavo che uniscono [...] con la sola precauzione di un piccolo paracadute. (Secolo XIX, 22 dicembre 2004, p. 1, Prima pagina).
Espressione ingl. composta dai s. base (acronimo di Buildings Antennas Spannweites Earth ‘edifici, antenne, campate, terra’) e jumper ‘saltatore’. ...
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labirinto
(meno com. laberinto) s. m. [dal lat. labyrinthus, gr. λαβύρινϑος, voce di origine preellenica]. – 1. Nome di alcune leggendarie costruzioni architettoniche dell’antichità, di struttura ingegnosa [...] , secondo il mito, da Dedalo per il Minotauro, il mostruoso figlio di Minosse. 2. a. Per estens., qualsiasi edificio o complesso di edifici in cui sia difficile orientarsi: questo non è un appartamento, è un l.; l. di specchi, nei Luna Park. b. Più ...
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grangia
gràngia (o grància) s. f. [dal fr. grange, fr. ant. granche, «granaio», che è il lat. pop. *granĭca, der. di granum «grano»] (pl. -ge, o -ce). – 1. Organizzazione benedettina, spec. cistercense, [...] di persone e beni economici, costituita inizialmente da edifici rurali sui terreni di un’abbazia per la custodia dei prodotti agricoli, e in seguito (sec. 12°) trasformata, per il lavoro manuale dei monaci stessi, in una piccola comunità monastica ...
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miglioria
migliorìa s. f. [der. di migliorare]. – Miglioramento apportato a edifici, strade, terreni, ecc., soprattutto se eseguito mediante lavori pubblici, di bonifica e sim.; opere di miglioria, le [...] opere intese a tali miglioramenti. Contributo di m., tributo, per lo più a carattere locale, applicato sull’incremento di valore di beni rustici e urbani, derivante dall’esecuzione di un’opera pubblica ...
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torciera
torcièra s. f. (o torcière s. m.; non com. la grafia torcèra, e raro torcère) [der. di torcia]. – Sostegno fisso o mobile, di materiale e forma varî, adoperato nel passato, dal medioevo al Settecento, [...] per sorreggere torce, ceri o altri mezzi di illuminazione, sia all’esterno sia all’interno di palazzi, chiese e altri edifici: t. di ferro battuto, di bronzo, di legno intagliato e dorato; t. da pavimento, da parete, poggiata a terra e, rispettivam., ...
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plastico2
plàstico2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Figurazione tridimensionale di tratti più o meno ampî della superficie terrestre, realizzata in scala, a scopo dimostrativo [...] . dell’orografia regionale. 2. In architettura, modello in scala variamente ridotta, riproducente un edificio o parte di esso, un complesso di edifici o addirittura l’insieme di un quartiere o di una città: un p. di gesso su armatura lignea; un p. di ...
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velario
velàrio s. m. [dal lat. velarium, der. di velum «velo»]. – 1. Tendaggio che veniva steso sui teatri e gli anfiteatri romani per riparare dal sole: era formato da varî spicchi di tela di lino, [...] colorati, scorrevoli su anelli. 2. Nell’uso moderno, tendaggio fisso o mobile che si usa in varî tipi di edifici per scopi diversi. Nella terminologia teatrale, il termine è usato sia come sinon. non com. di sipario sia per indicare altri cortinaggi ...
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bio-informatico
bioinformatico s. m. Chi studia le applicazioni dell’informatica ai settori della biologia e della medicina. ◆ «Attraverso la promozione di consorzi pubblico-privato tra università e [...] sera, 14 settembre 2001, Corriere Lavoro, p. 16) • Il presidente [Corrado] Priami non si permette di indicare possibili edifici dove ricavare nuovi uffici per i bioinformatici. «Spetta al rettorato indicare le soluzioni». Si limita a dire: «In due ...
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lavavetri
lavavétri s. m. e f. [comp. di lava- e vetro]. – 1. Chi, per mestiere, esegue la lavatura dei vetri delle finestre di edifici, delle vetrine di negozî e sim.; anche, ambulante che pulisce i [...] parabrezza delle auto in cambio di una mancia, soprattutto presso i semafori nei tracciati urbani. 2. s. m. a. Spatola di gomma o altro materiale usata per pulire vetri, vetrine, parabrezza, ecc. b. Impianto ...
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oscillo
s. m. [dal lat. oscillum, dim. di os «viso, volto»]. – Presso gli antichi Romani, piccolo disco di legno o di terracotta, e più tardi anche di marmo o di bronzo, munito spesso di un foro per [...] , a cui venivano appesi e dove, mossi dal vento, oscillavano (da qui appunto trae origine il verbo oscillare), vennero appesi più tardi anche nei portici dei templi e degli edifici pubblici, negli intercolunnî degli atrî, alle porte delle case, ecc. ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa (o nulla) predilezione di Federico II...
Diritto di proprietà comune a più persone, comproprietà, con riferimento soprattutto agli edifici. Il condominio degli edifici è regolato dalle norme degli artt. 1117 ss. c.c. Sua caratteristica è l’esistenza, accanto alla proprietà spettante...