dionisiodionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, [...] così detto perché usato nei prosodî e nelle processioni dionisiache ...
Leggi Tutto
gloria
1. MAPPA La GLORIA è una fama grandissima, un onore universale che si acquista grazie a una straordinaria virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere importanti (aspirare alla [...] fame di gloria
momento di gloria
per la gloria
vecchia gloria
Proverbi
tutti i salmi finiscono in gloria
Citazione
E Dionisio Alicarnaseo parlando della vittoria di Farsaglia disse che ai vinti niente di sicuro, niente di fidato, nessun ricetto fermo ...
Leggi Tutto
tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio [...] il Vecchio. Per estens., l’esercizio di una qualsiasi autorità quando sia fatto con intransigenza, senza rispetto delle personalità altrui: sottrarsi alla t. del padre, del capoufficio; e in senso concr., ...
Leggi Tutto
tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. [...] fissò nel medioevo conservandosi fino all’età moderna: la rivolta degli Ateniesi contro la ferocia dei Trenta t.; il crudele dispotismo di Dionisio, t. di Siracusa; Romagna tua non è, e non fu mai, Sanza guerra ne’ cuor de’ suoi t. (Dante); i t. del ...
Leggi Tutto
quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di [...] Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi nel 5° sec. a. C., rispondevano, per maggiore grandezza e stabilità, e per maggior numero di remi, alle nuove esigenze di trasportare potenti macchine da getto, ...
Leggi Tutto
satirisco
s. m. [dal lat. satyriscus, gr. σατυρίσκος, der. di σάτυρος «satiro1», col suffisso dim. -ίσκος] (pl. -chi), letter. – Piccolo satiro, satirello, come figura mitologica: del quale [Dionisio] [...] essendo la madre gravida, vide nel sonno che ella partoriva un s. (Boccaccio) ...
Leggi Tutto
antibaccheo
antibacchèo (o antibacchìo) s. m. [dal lat. tardo antibacchīus, gr. ἀντιβάκχειος comp. di ἀντί «all’incontro» e βακχεῖος «baccheo»]. – Metro molto raro dell’antica poesia greca, di schema [...] ––́⌣, detto anche palimbacchìo (παλιμβάκχειος) perché l’inverso del baccheo, o dionisio, perché usato nei canti religiosi per Dioniso. ...
Leggi Tutto
damasiano
damaṡiano agg. – Del papa Dàmaso I († 384). Iscrizioni d.: epigrafi composte in esametri latini da papa Damaso in onore dei primi martiri cristiani; incise dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo [...] (4° sec. d. C.) in lettere capitali di singolare eleganza (lettere d.), provengono la maggior parte dalle catacombe romane ...
Leggi Tutto
periegeta
periegèta s. m. [dal gr. περιηγητής, der. di περιηγέομαι «condurre intorno»] (pl. -i). – Presso gli antichi Greci, la persona incaricata di guidare i forestieri nella visita di templi e monumenti. [...] Nell’uso filologico, il termine è stato poi adottato per indicare l’autore di una periegesi; anche come epiteto: Dionisio il Periegeta; Pausania il Periegeta. ...
Leggi Tutto
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] sorge uno scapo alto fino a una quindicina di cm, che porta all’apice un’ombrella di fiori gialli con fauce bianca. 7. O. di Dionisio (o di Dionigi), grotta artificiale (lunga 65 m, alta 23 m) situata nei pressi di Siracusa, con pianta a forma di S e ...
Leggi Tutto
. Architetto, originario della regione dello Tmolo, forse di Sardi. Lavorò alla copertura dell'Odeon di Patara, in Licia, e quivi morì: abbiamo di lui l'iscrizione sepolcrale (Corp. Inscr. Graec., III, 4286), da cui sappiamo che egli visse nel...
. Pittore vissuto a Roma nel sec. I a. C.; ebbe il soprannome di ἀνϑρωπγράϕος, perché unico genere da lui trattato era il ritratto. Le sue opere erano, a dire di Plinio (Nat. Hist., XXXV, 113 e 148), assai ricercate.