Fabio Rossi
scarso. Finestra di approfondimento
Quantità ridotta - Numerosi agg. e avv. esprimono in ital. il concetto di quantità più o meno elevata. Tra gli agg. più com. per quantità elevate si annoverano [...] faceva cornice introno alla faccia, al lume scarso d’una piccola lucerna (A. Manzoni); c’è troppa (o poca) luce ne stavano di provocarli, con visacci e con grida di scherno (A. Manzoni); sapete che comincio a credere che abbiate un po’ di paura? (A ...
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fiutare v. tr. [etimo incerto]. - 1. a. [aspirare aria con il naso per sentire gli odori] ≈ annusare, odorare, (fam.) sniffare. b. [aspirare con il naso tabacco, cocaina e sim.] ≈ (gerg.) sniffare. 2. [...] Tozzi). A·nea f. e a subodorare è sospettare. Tutti e tre i verbi si riferiscono esclusivamente a qualcosa presagire qualcosa di negativo» (molte cose e verissime significai che a te puzzan d’eretiche [I. Nievo]) - con il sinon., meno marcato, ...
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veleno /ve'leno/ (poet. veneno) s. m. [dal lat. venenum, prob. affine a Venus "Venere" e quindi con il senso originario di "filtro amoroso"]. - 1. [sostanza che, introdotta in un organismo, ne compromette [...] alla morte: v. d'origine animale, vegetale, minerale] ≈ (poet.) tosco, tossico. 2. (estens.) a. [sapore amarissimo o ≈ [→ VELENO (1)]. 3. (fig.) a. [sentimento che cova internamente rodendo l'animo di chi ne soffre: il v. dell'odio, dell'invidia] ...
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arrivare [lat. ✻arripare, propr. "giungere a riva"]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio, il traguardo di una gara e sim.: la zia arriverà da [...] ), permettersi (di), spingersi. d. [essere in condizione di poter fare qualcosa: a. a scappare; non a. a leggere] ≈ essere capace ( scopo o della fine del viaggio: sono stanco e spero di a. presto.
Non a caso, il principale der. di a., il sost. arrivo ...
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ascoltare v. tr. [lat. volg. ✻ascultare, per il class. auscultare] (io ascólto, ecc.). - 1. [prestare ascolto a qualcosa, anche assol.: a. una predica; non fare commenti e a.!] ≈ (stare a) sentire, stare [...] ; ma la sua voce gentile e tremola dava così poca forza a quelle minacce, che nessuno se ne diede per inteso [E. De Amicis]). D’altro canto, saranno ovviamente numerosi i contr. di a. nei sign. trasl. o intens. di «obbedire» o «esaudire»: deludere ...
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fremito /'frɛmito/ s. m. [dal lat. fremĭtus -us, der. di fremĕre "fremere"]. - 1. [agitazione improvvisa e violenta provocata da un intenso sentimento e il movimento convulso delle membra che ne è manifestazione, [...] anche fig.: un f. d'orrore, d'ammirazione] ≈ brivido, palpitazione, palpito, scossa, sussulto, tremito, tremore, vibrazione. ↑ convulsione. 2. (estens.) a. [rumore di piante agitate dal vento] ≈ fruscìo, mormorìo. b. [rumore di acque] ≈ gorgoglìo, ...
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battere /'bat:ere/ [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [dare colpi con le mani o con altro arnese] ≈ colpire, percuotere. ● Espressioni (con uso fig.) e prov.: prov., battere [...] volare; battere le mani (a qualcuno o qualcosa) → □. ▲ Locuz. prep.: in un batter d'ali (o d'occhio o d'occhi) ≈ all'istante, sulla tastiera dei computer i testi si digitano.
C’è infine tutta una serie di colpi accidentali che si possono dare battendo ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] ↔ capriccioso, cattivello, cattivo, disobbediente, indocile, irrequieto. d. [bendisposto nei rapporti con altre persone: è stato la grafia è inadeguata a riprodurre la pronuncia della b, che è sensibilmente rafforzata.
Si sottolinei infine la tendenza ...
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giacere /dʒa'tʃere/ v. intr. [lat. iacēre] (pres. indic. giàccio, giaci, giace, giacciamo, giacéte, giàcciono; pres. cong. giàccia, ... giacciamo, giacciate, giàcciano; pass. rem. giàcqui, giacésti, ecc.; [...] con la prep. con e nella forma giacersi: Amo una donna con cui mai non giacqui Né mai mi giacerò (U. Saba)] ≈ accoppiarsi, andare a letto, copulare, (fam.) fare l'amore, (volg.) scopare, (volg.) trombare. 2. (estens.) [essere situato, detto spec ...
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Fabio Rossi
ricco. Finestra di approfondimento
Gradi di ricchezza - Numerosi agg. ed espressioni si riferiscono a chi ha molti soldi. R. è l’agg. più com., mentre facoltoso è formale, danaroso è abbastanza [...] di euro). D’uso ancora più né nobile decaduta (F. De Roberto). Proprio del linguaggio burocr. è non abbiente o meno abbiente: favorire il miglioramento delle classi meno abbienti (E. De Marchi). Anche umile, sebbene dal sign. non sovrapponibile a ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...