Fabio Rossi
pensare. Finestra di approfondimento
Modi di pensare - Vi sono vari modi di esercitare l’attività del pensiero. P. è il verbo più generico e ha una molteplicità di sign., il più com. dei quali [...] ?), oppure ricorre al verbo dire, anch’esso generico, nel secondo (che ne dici...?). Un altro sign. com. di p. è quello di «formulare rimanda spesso a un’intelligenza pratica, alla capacità di trarsi d’impaccio: è un persona d’ingegno), razionalità ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] ., mettere a disposizione [consegnare ad altri qualcosa perché ne faccia uso: la ditta ha messo a disposizione le gemmare, germogliare. 2. (non com.) [con riferimento a corsi d'acqua, andare a finire: l'Aniene mette nel Tevere] ≈ confluire, immettersi ...
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mezzo¹ /'mɛdz:o/ [lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [di cosa, che (per numero, quantità, grandezza, ecc.) è o si considera una delle due parti uguali in cui può essere divisa un'entità: m. dozzina; m. metro; [...] [il punto o la parte centrale di qualcosa: il m. d'un segmento] ≈ centro. ● Espressioni: fig., fam., andarci di mezzo → □; fig., andarne di mezzo [riferito a cosa, patire danno: ne va di m. l'onore] ≈ risentirne, soffrirne; entrare di mezzo 1. [porsi ...
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Fabio Rossi
chiedere. Finestra di approfondimento
Fare una domanda - C. è il verbo meno marcato per esprimere il concetto di «far conoscere ad altri il proprio desiderio di ottenere o sapere qualcosa». [...] richiedere un documento all’anagrafe). Richiedere può infine riferirsi anche a contesti in cui l’esigenza non sia espressa da di euro di riscatto; vuole mille euro al mese d’affitto. Volere può sostituirsi a c. anche in altri contesti, nei quali si ...
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giocare (meno com. giuocare) [lat. iocare, iocari "scherzare"] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare). - ■ v. intr. (aus. avere)1. a. [dedicarsi a un gioco, [...] operato di qualcuno senza che egli ne sia consapevole: se l'è giocato a suo piacimento] ≈ manovrare, sfruttare neanch’io perché ci sono andato: l’ho fatto così, per sport. D’uso prevalentemente lett. è diporto, com. peraltro nella locuz. da diporto, ...
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sopra /'sopra/ (ant. e lett., o region., sovra) [lat. supra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. "nella parte superiore, più alta", abl. femm. dell'agg. supĕrus "che sta sopra"]. - ■ prep. (radd. sint.) [...] s.; vado s. a vedere] ≈ su. ↔ (di) sotto, giù. 3. [nel ripiano elevato d'un mobile, sulla base superiore d'un sostegno: posa il □ metterci sopra [con riferimento a somme di danaro, aumentarne l'entità: mille euro sono pochi, ce ne metta s. altri 200] ...
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Fabio Rossi
aria. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Così come per acqua, l’interesse principale di a. è, da un lato, l’elevata quantità di comp., dall’altro il notevole impiego in accezioni [...] sinon. di niente o nessuno, in espressioni d’uso fam. come parlare all’a. «parlare inutilmente, perché nessuno recepisce quel che viene detto»; nutrirsi d’a. «mangiare pochissimo, quasi niente». Infinea. può significare anche «momento, circostanza ...
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Fabio Rossi
armonia. Finestra di approfondimento
In senso musicale - Il sign. originario di a. è quello musicale di «azione o prodotto del comporre, accordare, combinare più suoni in modo piacevole all’orecchio»: [...] »: lezioni d’a.; trattato di a.; le leggi dell’armonia. A partire dal Cinquecento, si comincerà a distinguere l’a. dalla è quello che vede a. come sinon. di eufonia, musicalità: né da te, dolce amico, udrò più il verso / e la mesta a. che lo governa ...
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Fabio Rossi
fare. Finestra di approfondimento
F. è tra i verbi più generici e frequenti della lingua italiana, con valore sia tr., sia intr. e pron., usato ora con sign. pieno, ora come sostituto di verbi [...] Chiara gli aveva costruito dentro l’orto del monastero (G. D’Annunzio); Verdi scrisse il Requiem per la morte di Manzoni; a qualcuno «cercare di soffiargli una buona occasione»; fare spallucce «alzare le spalle in segno di disinteresse».
Spesso, infine ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] a o., anche se, rispetto ada Lucia (A. Manzoni). Astio e risentimento, anch’essi riferiti soltanto ad’odio rabbioso e a anche aaa persone o ad azioni, comportamenti e sim., ma non ad oggetti, aa cibi, odori o sapori, ma anche a persone, opere daa ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...