seme /'seme/ s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre "seminare"]. - 1. a. (bot.) [ovulo fecondato che dà origine a una nuova pianta: semi di cocomero; s. commestibili] ● Espressioni: [...] , quantità di ovuli fecondati che viene affidata alla terra perché se ne sviluppi una nuova pianta: gettare il s. nel terreno] ≈ . b. [insieme di persone che risalgono a un'origine comune: Similemente il mal s. d'Adamo Gittansi di quel lito ad una ad ...
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avere² v. tr. [lat. habēre] (pres. ho /ɔ/ [radd. sint.; ant. àggio], hai, ha [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno [ormai rarissime le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. èbbi, avésti, èbbe, [...] notevole patrimonio). Anche essere può fungere da sinon. di avere nel cosiddetto dativo di possesso (d’uso ant. e lett.): a me non è la forma di Adone né le ricchezze di Mida (G. Boccaccio).
Averci - Nel registro fam. è frequentissimo da sempre, in ...
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mano s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. region. le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano). - 1. a. (anat.) [organo prensile e tattile dell'uomo posto all'estremità degli arti superiori: [...] conducono successivamente da un livello all'altro: la gente arrivava a mano a mano] ≈ a poco a poco, gradualmente, pian piano, progressivamente. ↔ di botto, d'improvviso, improvvisamente, repentinamente, subito. 2. [per indicare contemporaneità fra ...
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prima¹ [lat. tardo prima, dall'agg. (lat. class.) primus "primo"]. - ■ avv. 1. a. [per indicare anteriorità, con riferimento a un momento indeterminato nel tempo: dovevamo pensarci p.] ≈ anteriormente, [...] , in passato, una volta, un tempo. ↔ al giorno d'oggi, attualmente, oggi, oggigiorno. ▲ Locuz. prep.: di prima prima che (o di) locuz. cong. 1. [in anticipo rispetto a qualcuno o a qualcosa: me ne andrò prima che venga] ↔ dopo che (o di). 2. (non ...
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Fabio Rossi
allegro. Finestra di approfondimento
Persone allegre - Si dice a. in primo luogo chi è o mette di buonumore, per abitudine o particolare circostanza: oggi mi sento proprio a.; eri tanto a. [...] episodii della nostra felicità primitiva (G. D’Annunzio). Più a luoghi e situazioni, o anche a colori, suoni, voce ecc., si dubbio quello di vivace che, qualora si riferisca a un adulto, ne indica certa prontezza di spirito, loquacità e acutezza ...
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Fabio Rossi
amore. Finestra di approfondimento
Sfumature dell’amore - Attorno all’a. e all’amare ruota la maggior parte della letteratura, dell’arte, della musica e dello spettacolo contemporanei: non [...] : la felicità del professore, la sua adorazione per Ester vorrebbero un poema (A. Fogazzaro). Analogam., venerazione è spesso riferito alla religione, ma non mancano esempi d’uso estens. che intendano un amore o un’ammirazione totale e talora cieca ...
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Fabio Rossi
toccare. Finestra di approfondimento
Venire a contatto - L’atto di entrare in contatto fisicamente con qualcosa o qualcuno è espresso dal verbo t., privo di sinon. se non marcati stilisticamente [...] i glutei e si prese per questo un sonoro ceffone. D’uso più ricercato è brancicare, per entrambi gli ambiti semantici: fam.: non mi t.!; guai a te se ti azzardi a toccarmi!; io non l’ho neanche toccato ma lui me ne ha date di santa ragione. Un ...
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allegro /a'l:egro/ [lat. ✻alĕcer alĕcris (poi ✻alècris), dal lat. class. alăcer -cris "animoso, vivace"]. - ■ agg. 1. a. [che sente e dimostra allegria: un uomo, un carattere a.] ≈ contento, di buon umore, [...] episodii della nostra felicità primitiva (G. D’Annunzio). Più a luoghi e situazioni, o anche a colori, suoni, voce ecc., si dubbio quello di vivace che, qualora si riferisca a un adulto, ne indica certa prontezza di spirito, loquacità e acutezza ...
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mobile¹ /'mɔbile/ [dal lat. mobĭlis, der. di movēre "muovere"]. - ■ agg. 1. a. [che può essere mosso, spostato nello spazio: le parti m. di un congegno] ≈ amovibile, (non com.) movibile, rimovibile. ‖ [...] beni mobili [beni trasportabili da un luogo a un altro senza che ne sia alterata la consistenza] ≈ denaro, liquidi . ↔ saldo, solido, stabile. 2. (fig.) a. [capace di esprimere i vari stati d'animo con rapidi mutamenti della fisionomia: sguardo m.] ≈ ...
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momento /mo'mento/ [dal lat. momentum, der. della radice di movēre "muovere"; propr. "movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento della bilancia", da cui i sign. di "piccola divisione del [...] di un'azione: da quel m. in poi non l'ho più visto; l'ho tenuto d'occhio fino all'ultimo m.] ≈ istante. ▲ Locuz. prep.: a momenti 1. [tra pochissimo tempo: a m. ho finito] ≈ da un momento all'altro, fra breve, fra poco, fra un attimo. ↑ subito ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...