negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] giudizio n. (su una prova, un’opera, un lavoro fatto, un’iniziativa o un progetto, ecc.), una critica n. (ma, una critica centigrade rispetto allo zero, le quote rispetto al livello del mare, ecc.), si conviene di considerare valori n. quelli ...
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obiettivita
obiettività (o obbiettività) s. f. [der. dell’agg. obiettivo]. – In genere, carattere di ciò che è obiettivo, nei varî usi di questo aggettivo. Come termine filosofico, è meno com. di oggettività. [...] la difficile o. dello storico; analogam., o. di un giudizio, di una critica; esporre l’accaduto con assoluta o., con scrupolosa obiettività. 2 medico, il complesso degli elementi clinicamente significativi che emerge dall’esame obiettivo del malato. ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] tutti i v., espressioni di origine nietzschiana); giudizio di valore, in contrapp. al giudizio di realtà (riferito a ciò che avviene o Nella terminologia della critica d’arte, si chiamano genericamente valori gli elementi del linguaggio figurativo, i ...
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scetticismo
s. m. [der. di scettico, sull’esempio del fr. scepticisme e ingl. scepticisme]. – 1. Corrente filosofica del pensiero antico sviluppatasi dal 4° sec. a. C. al 2° sec. d. C. (tradizionalmente [...] e l’epicureismo, critica l’ideale di una conoscenza assoluta delle cose e argomenta la relatività del sapere umano; in assenza di certezze esenti da dubbio, lo scetticismo propone un atteggiamento teoretico di sospensione delgiudizio (epochè) e un ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] del testo, della sua composizione, della tradizione manoscritta, delle edizioni a stampa, ecc.: n. dell’editore; n. introduttiva; n. filologica; n. critica Roma antica, giudizio scritto dal censore nei registri presso il nome del cittadino, per ...
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visionario
viṡionàrio agg. e s. m. (f. -a) [der. di visione]. – 1. Che ha delle visioni, delle apparizioni soprannaturali o delle allucinazioni visive: un santone, un fanatico v.; un soggetto paranoico [...] linguaggio della critica d’arte, si parla talora di pittura v., o più genericamente di arte v. per qualificare (come giudizio obiettivo) opere e di forte impatto visivo (di talento v. si parla, per es., per il regista F. Fellini del film Satyricon). ...
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sottomettere
sottométtere v. tr. [comp. di sotto- e mettere; cfr. il lat. submittĕre e v. sommettere] (coniug. come mettere). – 1. non com. Mettere sotto: s. i buoi al giogo; in partic., di animali, [...] esplicitamente: vorrebbe s. tutti alla propria volontà); la direzione del partito cerca di s. i gruppi dissidenti; s. a ’idea, una tesi, una supposizione al giudizio della ragione, o al vaglio di una critica severa. 3. letter. Subordinare, mettere ...
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estetico
estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto [...] estetico. c. Fatto secondo i principî dell’estetica: commento e.; giudizio e.; critica e., studio ed esame di un’opera d’arte che ha con riferimento all’aspetto fisico, cioè alla cura e bellezza del corpo e in partic. della faccia: trattamenti e., ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , delle passioni, degli impulsi, ecc.; può equivalere a giudizio, discernimento, logica, ma ha sign. più ampio e : le r. della scienza, dell’arte, della critica; per r. metriche; le r. del cuore contano più che gli interessi pratici; in partic ...
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valido
vàlido agg. [dal lat. valĭdus, der. di valere «essere in buona salute, forte, valido»]. – 1. a. Che possiede la pienezza delle forze e delle capacità fisiche e psichiche: un uomo v. (di corpo [...] , con uso assol., per esprimere un giudizio genericamente e pienamente positivo: una critica v., una prosa v.; uno dei più v. poeti (o scrittori, o critici, o registi) del nostro tempo. 3. In biologia, del nome scientifico di un organismo o di ...
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Critica del giudizio (Kritik der Urteilskraft)
Critica del giudizio
(Kritik der Urteilskraft) Opera (1790) di I. Kant dedicata alla «facoltà di giudizio», inteso, a differenza di quello determinante (scientifico), come giudizio «riflettente»,...
riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare il particolare come contenuto nell’universale....