critica /'kritika/ s. f. [dal gr. kritikḗ (tékhnē) "arte del giudicare"]. - 1. a. [facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare, di prendere posizione rispetto a qualcosa e sim.: avere [...] un libro accolto favorevolmente dalla c.] ≈ critici, recensori. c. (estens.) [l'insieme delle opere di critica: c. dantesca, manzoniana] ≈ bibliografia (critica). 3. [spec. al plur., giudizio sfavorevole: fare, muovere delle c. a qualcuno] ≈ addebito ...
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Fabio Rossi
odio. Finestra di approfondimento
Sfumature d’odio - Vari nomi vengono dati ai sentimenti negativi che si nutrono verso qualcuno o qualcosa. Tra questi, o. è il termine più generale e com., [...] non necessariamente un giudizio morale ma semplicemente un forte senso di fastidio (ma più del semplice fastidioso): voi di ciò che merita biasimo, e valgono dunque condannabile, criticabile e sim.: che la tirannide sia un governo esecrabile e ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] non necessariamente un giudizio morale ma semplicemente un forte senso di fastidio (ma più del semplice fastidioso): voi di ciò che merita biasimo, e valgono dunque condannabile, criticabile e sim.: che la tirannide sia un governo esecrabile e ...
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recensione /retʃen'sjone/ s. f. [dal lat. recensio -onis, der. di recensere "esaminare"]. - 1. (filol.) [fase del lavoro di edizione critica consistente nella scelta della lezione ritenuta migliore tra [...] le varianti messe in luce dalla collazione: r. chiusa, aperta] ≈ recensio. 2. (estens.) [esame critico, in forma di articolo, di un'opera di recente pubblicazione e, anche, articolo che commenta spettacoli, film, mostre e sim.: fare, scrivere una r. ...
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sbarra s. f. [der. di barra, col pref. s- in funz. rafforzativa]. - 1. [asse che serve a serrare, a impedire il passaggio e sim.: serrare la porta con una s.] ≈ barra, spranga, traversa. 2. [cancelletto, [...] sollevarsi con ambo le braccia e portante alle estremità le masse del peso costituite da dischi] ≈ ‖ bilanciere. 4. [linea , segno, tratto. □ mettere alla sbarra [sottoporre a giudizio o a critica un'opinione, un'idea, l'operato di una persona e ...
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condanna s. f. [der. di condannare]. - 1. (giur.) a. [atto del condannare e, anche, la sentenza con cui si condanna] ↔ assoluzione, proscioglimento. ‖ condono, grazia. b. (estens.) [il contenuto della [...] : scontare una c.] ≈ pena, sanzione. 2. (estens.) [giudizio fortemente negativo, spec. di carattere morale: attirarsi la c. di tutti] ≈ biasimo, censura, critica, disapprovazione, riprovazione. ↑ deplorazione, esecrazione. ↔ approvazione, elogio ...
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onesto /o'nɛsto/ [dal lat. honestus "onorato", der. di honos -oris "onore"]. - ■ agg. 1. a. [che agisce con lealtà, rettitudine e sim., astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo: è di [...] , giusto, legittimo, proporzionato. ↔ disonesto, eccessivo, esorbitante, spropositato. c. [di giudizio e sim., che si mantiene sopra le parti: una critica o.] ≈ equilibrato, equo, imparziale, obiettivo, oggettivo, sereno, spassionato. ‖ bipartisan ...
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riserva /ri'sɛrva/ s. f. [der. di riservare]. - 1. [il fatto di riservare per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell'esercizio di un'attività, del godimento [...] limiti: una stima senza r.] ≈ assoluto, completo, illimitato, incondizionato, pieno, totale. ↔ limitato, parziale, relativo. c. (estens.) [giudizio scettico a proposito di un'iniziativa e sim.: avanzare delle r. sull'esito di un'impresa] ≈ appunto ...
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Critica del giudizio (Kritik der Urteilskraft)
Critica del giudizio
(Kritik der Urteilskraft) Opera (1790) di I. Kant dedicata alla «facoltà di giudizio», inteso, a differenza di quello determinante (scientifico), come giudizio «riflettente»,...
riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare il particolare come contenuto nell’universale....