somma /'som:a/ s. f. [lat. summa, propr. "il punto più alto", femm. sost. di summus "sommo"]. - 1. (matem.) a. [risultato dell'operazione dell'addizionare una o più cifre ad altra o altre]. b. (estens.) [...] : se capisco bene, la s. del discorso è questa] ≈ essenza, nocciolo, punto, sostanza, (lett.) sugo. ▲ Locuz. prep.: in somma [in conclusione (più spesso in grafia unita): in s. (o insomma), dobbiamo lasciare le cose come stanno] ≈ in definitiva, in ...
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raccogliere /ra'k:ɔʎere/ [der. di accogliere, col pref. r(i)-] (coniug. come cogliere). - ■ v. tr. 1. a. [prendere su da terra un oggetto caduto o gettato: r. una moneta] ≈ raccattare, recuperare, (fam.) [...] [mettere insieme, anche fig.: r. intorno a sé gli amici; r. le idee] ≈ (lett.) sparpagliarsi. 2. [di cose, fare cumulo: le foglie in: r. in preghiera, nella contemplazione] ≈ concentrarsi. b. [assol., sostare in meditazione su qualcosa: si raccolse in ...
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esitare¹ /ezi'tare/ v. intr. [dal lat. haesitare, intens. di haerēre "essere attaccato"] (io èsito, ecc.; aus. avere). - [essere e mostrarsi incerto, perplesso, con la prep. a: e. a credere] ≈ indugiare, [...] verbo più vicino a e., anche se d’uso prevalentemente lett., e indica e senza punto tergiversare risposi che io ritornava in Toscana per ivi proseguire le mie stampe e è incerti tra più opzioni (poi vidi molte cose, che gran dubbio / mi misser ne ...
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razza¹ /'rats:a/ s. f. [dal fr. ant. haraz "allevamento di cavalli"]. - 1. (biol.) [popolazione o insieme di popolazioni di una specie che condividono caratteristiche morfologiche, genetiche, ecologiche [...] fare razza → □; fig., fare razza a sé [di persona, mettersi in una posizione di distinzione rispetto agli altri] ≈ schiatta, stirpe. 5. (estens., spreg.) [insieme omogeneo di cose o persone, spec. in senso negativo: che r. di scarpe!; con che r. di ...
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imboccare [der. di bocca, col pref. in-¹] (io imbócco, tu imbócchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [mettere il cibo in bocca a una persona che non sia in grado di farlo da sé: i. un bambino, un malato]. b. (fig.) [...] [suggerire a qualcuno le cose da dire e sim.] ≈ [→ IMBECCARE (2)]. 2. [entrare diritto in un luogo: i. una strada, le scale] ≈ (region.) imbroccare. ⇑ prendere. ■ v. intr. (aus. avere; con la prep. in) 1. (non com.) [di strada, corso d'acqua e sim., ...
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Fabio Rossi
acqua. Finestra di approfondimento
Derivati e composti - Il termine a. è caratterizzato da un numero elevato di der. e composti. La maggior parte di questi è formata sul tema acqua- (der.: [...] ci. Per es. si dice a. talora in luogo di pioggia (guarda che a. viene giù ad altissima frequenza, specie poi se designanti elementi naturali e vitali innocuo); a. passata non macina più (alludendo a cose passate che non hanno più alcun effetto); l’a ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] tapino! (M. M. Boiardo); chiamatelo, chiedete se nulla s’è scordato (C. Goldoni); mi dimentica l’istante passato, e ricorda le cose della fanciullezza (G. Leopardi). Più come lett. e quindi usato solo in contesti particolari. Oblio, peraltro, non ...
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inganno /in'gan:o/ s. m. [der. di ingannare]. - [espediente illegale per ostacolare o agevolare la riuscita di un'impresa: carpire con l'i. la buona fede di qualcuno; un pietoso i.] ≈ frode, imbroglio, [...] gioco di me.
Ingannare con le parole - Se un inganno è compiuto con le parole, il anche verità, che però non è molto com. in quest’uso: nel suo discorso c’erano tre scheda INVENTARE).
Chi inganna - Chi afferma cose non vere è detto bugiardo,falso o, ...
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Fabio Rossi
inganno. Finestra di approfondimento
Tipi di inganno - I. è il termine più generico per indicare l’azione del raggirare qualcuno (o il suo esito): senza dubbio, c’è un i. sotto (L. Pirandello). [...] gioco di me.
Ingannare con le parole - Se un inganno è compiuto con le parole, il anche verità, che però non è molto com. in quest’uso: nel suo discorso c’erano tre scheda INVENTARE).
Chi inganna - Chi afferma cose non vere è detto bugiardo,falso o, ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] tanto amici, ma ora siamo diventati due e.), o a cose (I due movimenti, impressionista e macchiaiolo [...], sostanzialmente erano e., una certa aura spreg., soprattutto se confrontato col più neutro straniero. In senso decisamente più spreg., un ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...