volgare¹ (ant. vulgare) [dal lat. vulgaris, der. di vulgus "volgo"]. - ■ agg. 1. (non com.) [che appartiene o è relativo agli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: [...] pianta o di animale, che è usato comunemente, che non è quello della classificazione sistematica] ≈ comune. ↔ scientifico. 3. (matem.) al periodo in cui ebbero origine le lingue neolatine: il v. italiano] ▲ Locuz. prep.: fig., non com., in volgare [ ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] vario modo, a seconda dei contesti. Se si fa riferimento all’origine comune di una famiglia o più ancora di un popolo si usano vari stato: appello a tutta la nazione; in nome del popolo italiano. Affine è popolazione, che però ha un’accezione più ...
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desinare¹ /dezi'nare/ s. m. [uso sost. del verbo desinare] (pl. -ri), tosc. - [il pasto principale della giornata, che si fa a mezzogiorno] ≈ (lett.) asciolvere, (non com.) colazione, pranzo. ◉ Nell'uso [...] comuneitaliano, il pasto di mezzogiorno si chiama pranzo. Il sinonimo colazione è sentito come ricercato. ...
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Fabio Rossi
essere. Finestra di approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. pieno e quindi con sinon.) e grammaticale (vale a [...] da fare «non si può fare niente»; sinon.: essere possibile, potere). Esserci ha anche un altro sign. (quello di «esistere»), molto comune (c’era una volta un re che viveva su una montagna; c’è molto rumore in questa strada). Spesso, soprattutto nel ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] intimorire (ø). 2. (fig.) [suscitare impressione per qualità fuori del comune, spec. con uso assol.: un uomo che fa paura per vastità di vago e sfuggente [...]. Perciò dove trionfa l’antilingua – l’italiano di chi non sa dire “ho fatto” ma deve dire “ ...
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Fabio Rossi
gente. Finestra di approfondimento
Raggruppamenti per origine o residenza - Una moltitudine di persone può essere indicata in vario modo, a seconda dei contesti. Se si fa riferimento all’origine [...] stato: appello a tutta la nazione; in nome del popolo italiano. Affine è popolazione, che però ha un’accezione più ampia generico, e non compromesso con riferimenti a origini o a valori comuni ma soltanto al dimorare nel medesimo luogo, è il plur. ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. potere). Esserci ha anche un altro sign. (quello di «esistere»), molto comune (c’era una volta un re che viveva su una montagna; c’ ...
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design /di'zain/, it. /di'zaiɲ/ s. ingl. [propr. "disegno, progetto", dal fr. dessein, a sua volta dall'ital. disegno], usato in ital. al masch. - 1. (industr.) [progettazione di oggetti d'uso comune mirante [...] a conciliare funzionalità, estetica ed economicità] ≈ industrial design. 2. (estens.) [la forma stessa assunta da tali oggetti: il d. italiano è famoso nel mondo] ≈ ‖ linea, stile. ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire gli sviluppi di queste caratteristiche...
podestà Nel comune medievale italiano, magistratura unica che sostituì la magistratura collegiale del consolato (12°-13° sec.). Le origini storiche del p. non sono chiare e neppure è da pensare a un’unica origine: è da ammettere che in alcune...