quirino
(e Quirino) agg. e s. m. [dal lat. Quirinus]. – Propriam., nome di una divinità (v. quirinale), leggendario eponimo dei Romani antichi (che furono detti perciò Quiriti), così chiamato perché, [...] sabina di Curi (lat. Cures), secondo altre perché dio della lancia (lat. quiris o curis). Nella letteratura latina, raram. in quella italiana, ricorre in espressioni quali il popolo di Q., il popolo romano, la città di Q., Roma; e come agg., colle q ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] franco, non solo la zona portuale ma tutta la città che gode della franchigia doganale, in cui cioè le sei porto e fida stella (V. Monti); in partic., con riferimento a Dio, alla Madonna e ai santi, in invocazioni e preghiere, spec. nelle locuz. ...
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officiale
(ant. offiziale, oficiale e ofiziale) agg. e s. m. – Variante antiquata di ufficiale. Anticam. indicava, con sign. generico, persona incaricata di un pubblico ufficio: fu da molte immondizie [...] purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati (Boccaccio); erano nella stanza ... alcuni giudici, i quali le interrogavano, II, 30) agli angeli, in quanto ministri di Dio: Ecco l’angel di Dio: piega le mani; Omai vedrai di sì fatti officiali. ...
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visitare
viṡitare v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre «visitare, andare a vedere», che è der. di videre «vedere», part. pass. visus] (io vìṡito, ecc.). – 1. a. Andare a trovare a casa, o in [...] se Idio non m’avesse così visitato (Boccaccio); «poverette!» disse: «Dio vi ha visitate. Povera Lucia!» (Manzoni). 2. a. Recarsi in di culto e di devozione: v. un paese straniero, una zona, una città; v. un museo, una galleria d’arte; v. la fiera di ...
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ribelle
ribèlle (ant. rebèlle, rebèllo, ribèllo, rubèllo) agg. [dal lat. rebellis, der. di rebellare: v. ribellare]. – 1. Che si ribella insorgendo armato contro l’autorità: il Barbarossa mosse contro [...] i Lombardi r.; le città, i paesi, le popolazioni ribelli. Spesso sostantivato (in passato, anche per indicare chi rifiuta obbedienza, sottomissione: gli angeli r. (a Dio); angeli che non furon ribelli Né fur fedeli a Dio (Dante); Ma ’l bel Iulio ch’a ...
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tegeo
tegèo agg. [dal lat. Tegeaeus]. – Dell’antica città greca di Tegèa (gr. Τεγέα, lat. Tegĕa) nell’Arcadia, e per estens., nell’uso poet., dell’Arcadia, arcade; il dio t., Pan, così chiamato perché [...] uno dei luoghi principali del suo culto era il monte Partenio presso Tegea: Ei fece pur ieri il suo flauto Secondo la norma del dio Tegeo (D’Annunzio). ...
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orma
órma s. f. [der. di ormare]. – 1. Segno, impronta che il piede dell’uomo o la zampa di un animale lascia sul terreno: imprimere, lasciare, stampare le proprie o. sulla sabbia; i sentieri si perdevano [...] (Dante), riconoscono l’impronta della sapienza e potenza di Dio; al Massimo Fattor, che volle in lui Del creator suo orecchio cercava di percepire tra quei lontani brontolii di cannoni le o. delle pattuglie che perlustravano la città (Bernari). ...
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seggio
sèggio s. m. [der. del lat. sedere «star seduto»; cfr. sedia e le forme in -gg- della coniugazione di sedere]. – 1. Nell’uso letter. ant., sedia, sedile, luogo su cui si sta seduti: Gir fra le [...] si immagina che siedano in paradiso i beati, o al trono di Dio: il s. dell’Altissimo, il paradiso; quello imperador che là sù regna [Dio] ... In tutte parti impera e quivi regge; Quivi è la sua città e l’alto s. (Dante). Anche, più com., il sedile ...
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nettunio1
nettùnio1 agg. [dal lat. Neptunius], poet. – Di Nettuno, dio del mare nella mitologia romana (ma con riferimento anche al dio Posidone della mitologia greca, con cui Nettuno fu identificato): [...] il regno n., i regni n., o anche i pascoli n., il mare, la superficie del mare o le profondità marine; le città n., le mura n., la cui costruzione era attribuita a Posidone. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] sarto da u.; cappello da u.; un u. solo tra molte donne; Dio creò la donna da una costola dell’u.; non so chi fosse al telefono ., il suo u.; io trovai l’uom tuo che andava a città (Boccaccio); La villanella all’uom suo el desco ingombra (Poliziano); ...
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Città della Celesiria, sulla strada da Damasco a Pella, secondo quanto dice Tolomeo (V, 15, 23), a SE. di quest'ultima città. È forse da identificare con l'attuale villaggio di ‛Edīm a SE. di Irbil. La città fu probabilmente una fondazione d'Alessandro...
Citta di Dio, La
Città di Dio
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra «città terrena», segnata dal peccato, e...