tavolo
tàvolo s. m. [der. di tavola]. – 1. Forma ormai più com. e spesso esclusiva, soprattutto fuori di Toscana, per tavola nel sign. di «mobile» (ma tavola è esclusivo per la tavola da pranzo, fuorché [...] in usi generici come un prezioso t. del Cinquecento, comprare un t. nuovo per il tinello, e in relazione a ristoranti e trattorie in frasi come prenotare un t. per otto al ristorante, e sim.): t. di o da cucina; t. da lavoro, da stiro; t. operatorio ...
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buratto
s. m. [der. settentr. del lat. *bura, nome d’una stoffa]. – 1. ant. Drappo rado e trasparente, bruno o bianco o altrimenti colorato, sul quale nel Cinquecento e nel Seicento si ricamava con filo [...] bianco o con sete colorate. Anche, più genericam., pezzo di stoffa o di tela rada che, distesa su apposito sostegno, serviva per abburattare la farina (di qui i sign. che seguono, e gli stessi verbi burattare, ...
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vestibolo
vestìbolo (ant. vestìbulo) s. m. [dal lat. vestibŭlum, voce di formazione oscura]. – 1. Nell’antichità, spazio libero che precede una sala, il portico o pronao che precede il tempio in antis, [...] strada, è presente anche nell’architettura medievale e assume splendore durante il Rinascimento. Nel palazzo italiano del tardo Cinquecento e del Seicento, il vestibolo prende talora sviluppo tale da corrispondere a due piani, come in alcuni palazzi ...
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veto
vèto s. m. [1a pers. sing. dell’indic. pres. del verbo lat. vetare «vietare»; propr., «vieto, mi oppongo»] (pl. -i o invar.). – 1. Opposizione preclusiva di un soggetto a un atto legislativo, giudiziario [...] diritto ecclesiastico, l’opposizione di uno stato all’elezione di un determinato pontefice, come prerogativa riconosciuta dalla fine del Cinquecento al 1903 ad alcuni grandi paesi cattolici come Spagna, Francia, Austria (v. esclusiva, n. 1 b). c. Nel ...
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elmetto
elmétto s. m. [dim. di elmo]. – Piccolo elmo metallico, portato un tempo dai cavalieri erranti, poi andato in disuso con l’avvento delle armi da fuoco, e nuovamente adottato, a partire dalla [...] della testa in alcune attività civili particolarmente pericolose, per es. nelle industrie estrattive. Per metonimia, al plur., indicò anche i soldati che portavano l’elmetto: quanto alle forze e’ si trovava qualche cinquecento e. (Machiavelli). ...
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stuardo
stüardo agg. [adattamento dell’agg. ingl. Stuart]. – 1. Relativo o appartenente agli Stuart, famiglia scozzese cui, tra il sec. 14° e il 18°, appartennero varî re e regine di Scozia e d’Inghilterra: [...] fino alla nuca, di merletto inamidato a cannelli, sostenuto da filo di ferro, di moda in Francia dalla fine del Cinquecento al Seicento, poi ripreso in mantelle per signora verso il 1890; deriva la denominazione dalla regina di Scozia Maria Stuarda ...
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toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore [...] di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva e insistita t. della sua prosa mi dà noia; nel Cinquecento si disputò a lungo sulla fiorentinità o toscanità o italianità della lingua. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] il portale maggiore, non sul portale). Ma per determinare la misura dell’altezza dal livello marino, si può dire indifferentemente a cinquecento metri sul, o sopra il, livello del mare. b. Con riferimento a cosa o persona o animale che, scendendo o ...
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vogatore
vogatóre s. m. [der. di vogare]. – 1. (f. -trice) Chi voga, chi in un’imbarcazione è addetto alla voga (sinon., specifico e quasi esclus. nel linguaggio marin. e sportivo, di rematore): una [...] , in v. poppiere e v. prodiere, situato verso poppa o verso prua, v. terzarolo, il terzo vogatore delle galee del Cinquecento, v. quartarolo, il quarto delle galee dei Seicento, vogavanti (v.), ecc. 2. Apparecchio che riproduce l’apparato di voga di ...
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voi
vói (ant. e poet. vui) pron. pers. pl. [lat. vōs]. – È il pronome di seconda persona plurale, usato cioè dalla persona che parla quando si riferisce ad altre persone realmente o idealmente presenti; [...] (Manzoni, in un dialogo tra il cardinale Borromeo e don Abbondio). L’uso decadde da quando, a partire dal Cinquecento, il voi allocutivo esprimente deferenza fu sostituito dal lei e, nonostante un tentativo di ridargli vigore compiuto durante il ...
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cinquecento
Andrea Mariani
. Il numerale cardinale compare tre volte nel Convivio e tre nella Commedia. In Cv II XIII 11 e IV VIII 7 serve a indicare la misura del diametro de la terra che è sei milia cinquecento miglia (semilia cinquecento...
Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, no man's land. I primi studiosi, che...