maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] considerato m. di stile; i m. della pittura fiamminga del Seicento; i grandi m. del colore, dello scalpello; i m. del cinema neorealista. Per estens. (anche nel femm. maestra), essere un m. d’eleganza, di sobrietà, possedere tali qualità in modo da ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] al reddito minimo, ossia al m. di esistenza, sia ad altre esigenze anche non di natura economica; nel linguaggio del cinema, è la somma di denaro che, prima della realizzazione di un film, il distributore versa al produttore come anticipazione sui ...
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inguaribile
inguarìbile agg. [comp. di in-2 e guaribile]. – Che non dà speranza di guarigione: essere affetto da un male i.; è una forma di artropatia i.; e riferito alla persona: è un malato i.; i medici [...] , un sognatore i.; pur essendo un i. estimatore di musica pop e rock, pur essendo un consumatore di cinema americano e di letteratura della beat generation, sono anche profondamente emiliano (Pier Vittorio Tondelli). ◆ Avv. inguaribilménte, senza ...
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maggiorata
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. maggiorato]. – Donna, e spec. attrice cinematografica, la cui avvenenza fisica si basa su forme particolarmente procaci: le m. del cinema italiano degli [...] anni Cinquanta; m. fisica, espressione coniata in contrapposizione scherz. a minorato psichico ...
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sparizione
sparizióne s. f. [der. di sparire]. – 1. Lo sparire, l’essere sparito; in partic., il fatto di non trovare più una persona: la polizia indaga sulla s. dell’industriale; con riferimento a cose, [...] . di una carta; la s. di un’immagine, o di un soggetto, dallo schermo televisivo. In partic., nella storia del cinema, il primo dei trucchi inventati dal produttore G. Méliès (1861-1938), ottenuto arrestando la ripresa su un’immagine comprendente una ...
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cabarettaro
s. m. (iron.) Attore da cabaret, che intrattiene il pubblico con battute facili e estemporanee. ◆ Ha mai incontrato la signora Franca Ciampi che definì la sua tv «una tv deficiente»? «Mai. [...] vita, sguardo che spazia ovunque affidandosi alla sua sintassi agrodolce: è il teatro di Peppe Lanzetta, […] «Trovare i ricordi del cinema che ho amato, della letteratura che mi è stata compagna, sapendo che devo più al primo che alla seconda, e ...
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camillerismo
s. m. (iron.) Tendenza letteraria imposta dalle opere e dallo stile dello scrittore Andrea Camilleri. ◆ Il dialetto come lingua di una narrativa di ampio respiro popolare, che dà nuova linfa [...] 2000, Palermo, p. I) • Da segnalare, infine, i capitoli sulla letteratura (curato da Marcello Benfante) e sul cinema (Emiliano Morreale). Nel primo si esplorano «le due anime più autenticamente valide della narrativa meridionale», cioè «la realista ...
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canale tematico
loc. s.le m. Canale televisivo che trasmette esclusivamente programmi dedicati a uno specifico settore di intrattenimento (sport, cinema, cultura, scienza). ◆ In Spagna opera ormai da [...] oltre un mese (il debutto è avvenuto il 5 maggio) il primo sistema televisivo digitale terrestre: si chiama «Quiero», è una pay-tv, diffonde diciotto canali tematici, offre accessi Internet attraverso ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] in rapporto a fatti caratteristici o particolari: i ruggenti a. venti (traduz. dell’ingl. the roaring twenties: v. ruggente); il cinema degli a. trenta; la Germania degli a. cinquanta, ecc. (spesso con iniziale maiuscola: gli a. Venti, gli a. Trenta ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] buona, perfetta nel suo g., che è tale in paragone con altre di tipo affine; del g. (come locuz. aggettivale), simile: si è parlato di cinema, di sport e di altre cose del g.; meno com., del mio (tuo, nostro) g., che s’avvicina o somiglia a me (a te ...
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In Italia, al cinema è riconosciuto un rilevante interesse generale soprattutto in considerazione della sua importanza economica e industriale. L’intervento pubblico nel cinema, iniziato già durante il ventennio fascista, fu sviluppato nel secondo...
Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia...