fiutare
v. tr. [etimo incerto]. – 1. Aspirare l’aria col naso per sentirne l’odore e riconoscerne la natura o la provenienza: f. l’aria, il vento; più spesso, avvertire dall’odore diffuso nell’aria la [...] presenza di qualcuno o qualche cosa, detto spec. dei cani da caccia: i cani fiutavano la selvaggina; il cane fiutò subito la lepre (sentì cioè, annusando l’aria, che c’era vicino la lepre); anche assol.: i bracchi fiutavano qua e là. Con riferimento ...
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corsa
córsa s. f. [der. di correre, part. pass. córso]. – 1. a. Modo veloce di locomozione dell’uomo, in cui (a differenza del cammino, nel quale il corpo non abbandona mai l’appoggio sul suolo) il corpo [...] padrone; il cavallo prese a un tratto la c.; caccia alla c. (o alla stracca), quella che si compie con l’ausilio di cani da seguito o da inseguimento. 2. Di veicoli, lo spostarsi rapido sul suolo: la c. dell’automobile, del treno; una macchina passò ...
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zuffa
s. f. [dal longob. zupfa «ciuffo» (v. ciuffo): propr. «il fatto di prendersi per il ciuffo» (cfr. acciuffarsi)]. – 1. Scontro fra due o, più spesso, parecchie persone; può riferirsi a una baruffa, [...] nostri tempi con vocabolo francioso, giornate (Machiavelli). Anche di animali: z. tra cani e gatti; le padrone si affannavano a sedare la z. tra i loro cani. 2. fig., raro. Discussione, disputa, polemica accanita e violenta: z. letterarie, politiche ...
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lassa2
lassa2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec., propr. «legame lento, che si lascia andare»], ant. – 1. Guinzaglio: Un can d’argento aver vuole Oliviero, Che giaccia, e che la l. abbia sul dosso [...] ai geti dei falconi per trattenerli quando si dibattevano troppo. 2. a. Coppia o muta di cani da séguito o levrieri. b. Gruppo di cacciatori che con i loro cani si dispongono a una battuta o braccata (l. larga o stretta, a seconda della distanza dei ...
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paria
pària s. m. [dall’ingl. pariah (o paria), che è dal tamil paṛaiyan (propr. «tamburini», der. di paṛai «tamburo»)], invar. – 1. Nome con cui nell’uso europeo sono indicati gli individui appartenenti [...] emarginata, oppressa e spregiata: i p. della società; essere trattato come un paria. 2. Con funzione di attributo, cani paria, cani che vivono randagi, allo stato semiselvatico, in molte città dell’Africa (in partic. dell’Egitto), dell’Anatolia, dell ...
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abbaiare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. lat. baubare] (io abbàio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere la voce (detto del cane): i cani gli corsero incontro abbaiando; un cane abbaiava nel silenzio della [...] notte; sostantivato: il furioso a. dei cani. Il verbo è adoperato anche per indicare la voce della volpe, in quanto simile a quella del cane: avevano finalmente visto arrivare la volpe, che andava abbaiando e uggiolando tra le macchie (Capuana). 2. ...
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gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: [...] di fare qualcosa, di agire; raddrizzare le g. ai cani, mettersi a fare cose impossibili, pretendere di aggiustare quel che comprarsi gl’impicci a contanti, un voler raddrizzar le g. ai cani (Manzoni). Prov.: chi non ha testa abbia (buone) gambe, ...
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canile
s. m. [der. di cane1]. – Luogo, costruzione apposita, dove si tengono o si allevano i cani, e l’allevamento stesso; c. municipale, per i cani randagi o raccolti dal servizio antirabbico. Anche, [...] covile per il cane, per lo più formato da un casottino di legno (in questo sign. è più com. cuccia). In senso fig., spreg., di stanza o letto in pessime condizioni: una stanza ridotta a un vero c.; Vidi ...
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canino
agg. [dal lat. caninus]. – 1. Proprio dei cani: urla c.; un latrare canino. In partic.: tosse c. (o cavallina o asinina), la pertosse; fame c., molto forte, rabbiosa, insaziabile. 2. a. Denti [...] che ha l’ufficio di sollevare la connessura labiale. 3. Rosa c., specie di rosa, detta più comunem. rosa di macchia. ◆ Avv. caninaménte, letter., alla maniera dei cani: Cerbero, fiera crudele e diversa, Con tre gole caninamente latra (Dante). ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] può sentire o non vuole dar retta, muovere vane accuse, e in genere far cosa inutile; prov., la l. non cura l’abbaiar dei cani, chi è in alta condizione non si degna d’ascoltare le rimostranze o le accuse di chi sta in basso, oppure ciò che è nobile ...
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Animale domestico, appartenente all'ordine dei Carnivori, alla famiglia Canidi.
I Canidi.
La famiglia dei Canidi (lat. scient. Canidae Gray 1821; fr. Canidés; sp. Cánidos; ted. Hunde; ingl. Dog tribe) comprende animali di statura media o piuttosto...
CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì completandoli nel convento domenicano...