sventura
s. f. [der. di ventura, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. Mala ventura, sorte avversa, apportatrice di infelicità, disagi o disgrazie: la s. ci perseguita; per nostra s., per colmo di s. non [...] come uno strumento provvidenziale di salvezza). In partic., ant., cattivo influsso celeste: Vertù così per nimica si fuga Da tutti come biscia, o per sventura Del luogo, o per mal uso che li fruga (Dante). 2. concr. Caso, avvenimento, circostanza che ...
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tessellato
agg. [dal lat. tessellatus agg., nell’espressione pavimentum tessellatum, o tessellatum s. neutro, der. di tessella dim. di tessĕra «tessera»]. – 1. In archeologia, pavimento t., composto [...] di piccole dimensioni, generalm. quadrangolari, di marmo, pietra o anche laterizio (equivalente, quindi, di mosaico). 2. In zoologia, biscia o natrice t. (traduz. del lat. scient. Natrix tessellata), nome di un colubride così chiamato per la presenza ...
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serpe1
sèrpe1 s. f. (letter. o region. anche masch.) [lat. serpens: v. serpente]. – 1. Lo stesso che serpente, per indicare genericam. i rettili ofidî di media grandezza, e spec. quelli nostrani e più [...] comuni: s. d’acqua; una serpe velenosa; Zufola e soffia il s. per la biscia (Poliziano). In similitudini e usi fig.: fatto a serpe, con riferimento a oggetto che ha forma sinuosa e serpeggiante; essere velenoso, infido come una s.; allevarsi, ...
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serpulidi
serpùlidi s. m. pl. [lat. scient. Serpulidae, dal nome del genere Serpula, e questo dal lat. tardo serpŭla «biscia», dim. del lat. class. serp(ens) «serpente»]. – In zoologia, famiglia di anellidi [...] policheti sedentarî, che vivono in tubi calcarei di varia forma e grandezza, aderenti alle rocce; hanno i cirri dorsali e ventrali toracici trasformati in due membrane e un opercolo corneo o calcareo con ...
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zufolare
(ant. o region. ciufolare, ant. sufolare o suffolare) v. intr. [lat. *sufilare, variante osca di sibilare (v. sibilare)] (io zùfolo, ecc.; aus. avere). – 1. Suonare lo zufolo: i pastori passavano [...] uno, andargliela a ridire, rifischiargliela. Riferito ad animali: senti come zufola quel merlo; Zufola e soffia il serpe per la biscia (Poliziano); una zanzara zufolava intorno Per quella dolce riva (T. Tasso). Non com., mi zufolano gli orecchi, del ...
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natrice
s. f. [dal lat. natrix -icis «nuotatrice», der. di nare «nuotare»]. – Genere di serpenti colubridi aglifi comprendente specie diffuse nell’emisfero settentr., di abitudini prevalentemente acquatiche; [...] si nutrono per lo più di anfibî, che catturano direttamente in acqua. In Italia sono presenti tre specie: la biscia dal collare (lat. scient. Natrix natrix), chiamata anche natrice, che è la più comune, la n. tessellata (lat. scient. Natrix ...
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Serpente della famiglia Colubridi ( b. d’acqua o dal collare; Natrix natrix). Vive nei luoghi erbosi in vicinanza dell’acqua dove caccia pesci e anfibi. Lungo da 85 a 110 cm, talora anche più, dal capo grosso, muso arrotondato, collo sottile,...
biscia
Angelo Adami
Propriamente indica il " serpe d'acqua ", ma è usato da D. come " serpente " in genere. Ricorre soltanto nella Commedia, quattro volte. In If IX 77 le anime dei dannati, immerse nella palude Stigia, fuggendo all'arrivo...