filo-
(davanti a voc. fil-) [dal gr. ϕιλο- (dal tema di ϕιλέω «amare»), in composti come ϕιλοβάρβαρος «amante dei barbari», ϕιλέλλην «amante dei Greci» e sim.]. – Primo elemento di numerosi composti [...] derivati dal greco o formati modernamente (come filosofo, filarmonico, filodrammatico, ecc.), nei quali indica amore, propensione, tendenza verso persone o cose; si contrappone al prefissoide anti-, in ...
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fulgere
fùlgere v. intr. [dal lat. fulgēre] (io fulgo, tu fulgi, ecc.; pass. rem. fulsi, fulgésti, ecc.; manca il part. pass. e quindi i tempi comp.), poet. – Risplendere; è molto meno com. di rifulgere: [...] Fulgeami già in fronte la corona (Dante); onde fulse A gli ozi barbari luce e vita (Carducci). ◆ Part. pres. fulgènte, anche come agg.: occhi fulgenti; astri, stelle fulgenti; trasse fuori una fulgente spada (Pulci). ...
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metro2
mètro2 s. m. [dal lat. metrum (solo nel sign. di «misura del verso»), gr. μέτρον «misura»; come nome di unità di misura, dal fr. mètre, proposto nel 1791 e accettato dalla Convenzione nazionale [...] ; l’ottava è il m. tradizionale dei poemi eroici e cavallereschi; il m. del sonetto, della ballata, della canzone; m. barbari (v. barbaro); i m. usati dal Chiabrera, dal Tolomei, ecc. b. estens. Poesia, in genere: Già era, e con paura il metto ...
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orda
òrda s. f. [dal turco orda, ordu «tenda del khan, esercito»]. – 1. a. In etnologia, gruppo di nomadi a cui spettano diritti esclusivi di caccia o di pascolo su un determinato territorio, entro il [...] ’Orda bianca), e disgregatasi infine nei primi anni del sec. 16°. 2. Per estens., torma, massa incomposta: orde di barbari premevano contro i confini dell’Impero romano; o. selvagge. Anche, più genericam., accozzaglia di gente in movimento: un’o. di ...
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correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui [...] c. la cavallina, condurre una vita spensierata, di piaceri e disordini (v. cavallina1). c. letter. Scorrere devastando: i barbari corsero gran parte d’Italia; battuta, spogliata, lacera, corsa (Machiavelli). d. Partecipare a una gara di corsa. c. il ...
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anassiridi
anassìridi s. m. pl. [dal gr. ἀναξυρίδες, voce di origine persiana ]. – Tipo di pantaloni aderenti alle gambe, portati da Medi, Persiani e popoli barbari dell’Asia antica (compaiono in varî [...] monumenti figurati dell’antichità) ...
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tribu
tribù s. f. [dal lat. tribus, di formazione incerta]. – 1. In senso storico: a. In Roma antica, nell’età monarchica, ciascuna delle 3 frazioni etniche, o territoriali, in cui era suddivisa la popolazione; [...] il senso spregiativo con cui la parola viene talora usata come di un tipo di organizzazione rozza e primitiva: una t. di barbari, una t. feroce. b. In usi fig. e scherz., gran numero di figli; gruppo familiare o di parenti molto numeroso: ha promesso ...
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discesa
discésa s. f. [der. di discendere, disceso]. – 1. a. Atto del discendere, del venire giù, dell’andare in basso: la d. di Gesù Cristo agli Inferi; la d. dello Spirito Santo sugli apostoli; la [...] d. dei barbari in Italia; la d. del Barbarossa; d. dalla parte anteriore, sui pubblici mezzi di trasporto; la d. dell’ascensore, di un aeroplano; la d. del palombaro in fondo al mare; d. da cavallo; d. del monte (in senso trans.), ecc. Anche fig.: d. ...
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poverello
poverèllo agg. e s. m. (f. -a) [dim. di povero]. – Misero, disgraziato (sign., ormai ant., che comporta una sfumatura di compassione): la p. Italia a tanti barbari lasciata in preda (P. F. [...] Giambullari); in senso proprio, persona priva di mezzi economici, che vive in povertà: nessuno provvede a quei p.; escono i cani a dosso al poverello Che di subito chiede ove s’arresta (Dante); all’entrare, ...
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costume
s. m. [lat. consuetudo -dĭnis «consuetudine», con mutamento di suffisso]. – 1. a. Modo consueto di agire, di pensare, di comportarsi di una persona: è mio c. alzarmi all’alba tutte le mattine; [...] storico, o di un paese, di una località: i c. dei Greci antichi, i c. delle popolazioni indigene; c. civili, c. barbari, inumani; ogni paese ha c. suoi proprî che bisogna rispettare; è un c. comune a parecchie regioni; storia del costume. 2. a ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. «i balbettanti»). Da ciò sorse la contrapposizione...
BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, per i Triballi), senza alludere ad alcuna...