crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] statura; s’è guastato nel (o col) c., iron. o scherz. b. Determinato da un compl. di luogo, trascorrere l’infanzia e l’adolescenza : mi crescono dieci euro nel conto. In partic., nel canto e nell’esecuzione strumentale, detto di nota che ha un’ ...
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ma1
ma1 cong. [lat. magis «più»; v. mai] (radd. sint.). – 1. Congiunzione coordinativa avversativa, esprimente spesso esplicita contrapposizione al termine che precede, il quale è per lo più espresso [...] argomento che interessa: Ma torniamo al nostro assunto ...; Ma chi del canto mio piglia diletto, Un’altra volta ad ascoltarlo aspetto (Ariosto); logico: A è uguale a B; ma B è per ipotesi uguale a C, dunque ... b. Nell’uso fam., introduce ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] di determinati oggetti o elementi: Eneide, libro IV; capitolo, canto IV o quarto; sezione q.; nel secolo q. (abbrev. q. avanti; un orologio a pendolo che suona le ore e i quarti. b. La quarta parte di una misura, soprattutto del litro: bere un q. ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] cadenzali, certi abbellimenti, certi accompagnamenti; nel canto gregoriano, passo melodico fisso (f. sillabiche per primo le stabilì (f. di Cardano, f. di Taylor). b. In chimica, espressione risultante dall’opportuna unione dei simboli dei varî ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., [...] vile, vergognoso, ignobile, indegno. Talora personificato: L’Ozio da un canto corpulento e grasso, Da l’altro la Pigrizia in terra siede nel noto prov. l’o. è il padre dei vizî. b. Con senso attenuato e più obiettivo, inattività, inoperosità, anche ...
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rovesciare
(ant. rivesciare o riversciare) v. tr. [lat. reversare] (io rovèscio, ecc.). – 1. a. Voltare dalla parte opposta al diritto; voltare sottosopra: r. il foglio, una carta da gioco, la stoffa; [...] e si è rotta; si rovesciò a terra senza un lamento. b. Di liquidi o di altro contenuto, versarsi fuori: l’inchiostro attraverso la lente gli oggetti appaiono rovesciati; dall’un canto Dell’avello solitario Sta il coperchio rovesciato (Manzoni); ...
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sforzare1
sforzare1 v. tr. [der. di forzare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io sfòrzo, ecc.). – 1. a. Aprire o cercare di aprire con la forza (in questo sign. è forma intensiva, più espressiva e pop., [...] ): s. una porta, un cassetto, un lucchetto. b. Sottoporre a uno sforzo eccessivo: s. il proprio organismo, le proprie capacità di resistenza; s. i cavalli; s. la voce, parlando troppo o gridando, o, nel canto, portandola a un registro troppo alto; in ...
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messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate [...] a punto di una questione, il fatto di precisarne i termini. b. Con la preposizione in: m. in altezza, nel linguaggio m. novelle. b. In musica, m. di voce (dove messa significa emissione), modo di interpretazione di una parte di canto nella quale la ...
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dichiarare
v. tr. [dal lat. declarare, propr. «rendere chiaro, manifesto», rifatto secondo chiaro]. – 1. Dire in modo chiaro, rendere manifesto, far conoscere: d. le proprie generalità; d. la propria [...] fisco; d. la merce soggetta a dazio doganale. b. Affermare energicamente o con la gravità richiesta dalle circostanze: è oscuro o ambiguo o difficile; spiegare, illustrare: d. un canto della «Commedia», un passo della «Scienza nuova»; d. il pensiero ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] più del campanile; un bimbo a. quanto un soldo di cacio. b. Che si trova in posizione elevata, a notevole distanza dal suolo Nella Torre il silenzio era già a. (Pascoli). 2. Di voce, canto, suono, acuto: note a., toni a.; nell’uso com., anche intenso ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...