finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] indicare l’ultimo quadro di una rivista o di una commedia musicale, in cui tutti gli attori si radunano cantando sulla scena. b. In aeronautica, l’ultimo tratto del circuito aeroportuale di atterraggio, che ha inizio quando l’aeromobile si è portato ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] volentieri o è pronta a rispondere (v. lingua, n. 1 b); avere le orecchie l., aver l’udito fine (soprattutto di chi l.; un l. suono di campane; un l. squillo di tromba; Mutar lor canto in un «Oh!» lungo e roco (Dante); Il gemer l. di persona morta ...
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rispetto
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, [...] ; di qui, nel gergo della mafia, uomini di r., i mafiosi. b. Per estens., avere, portare r. agli o per gli animali, alle o coppie di versi a rima baciata: gli antichi r. toscani; cantare un r., i r.; r. spicciolati o continuati, cioè isolati ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, [...] m’ha fermato il direttore nel suo ufficio; fig.: f. l’attenzione, il pensiero, gli occhi sopra una cosa. b. Sospendere, interrompere: f. il canto, la lettura, il lavoro, il gioco. c. Sottoporre una persona al fermo di polizia. d. Impegnare, prenotare ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] o per telefono; gli scriverò due righe, tanto per farmi vivo. b. letter. o non com. Con riferimento a una vita degna di struttura con elementi costitutivi lasciati in vista. i. Angolo, canto, spigolo v., non smussato. l. Nel linguaggio marin., opera ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] povera famiglia, ecc. e. Avvenire, accadere: l’audaci imprese io canto, Che furo al tempo che passaro i Mori D’Africa il animo: e. in collera; e. in pena, in ansia per qualche cosa. b. Contiene spesso l’idea del moto: e. in via, in cammino, in ...
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cadenza
cadènza s. f. [der. di cadere]. – 1. a. Modulazione della voce e del suono nel canto, in un passo musicale, nel periodo, nel verso, prima della pausa; clausola ritmica: parlare, cantare con c. [...] d’una canzone; musica di c. esotica, che per l’insieme dei suoi caratteri si rivela, o anche soltanto appare, esotica. b. ant. Terminazione delle parole, desinenza. 2. In musica: a. Formula melodico-armonica d’interpunzione (per es., le c. sospese, o ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] fig., per indicare preminenza: quel segnor de l’altissimo canto Che sovra li altri com’aquila vola (Dante), con sopra sopra; ho messo la camicia nell’armadio sopra sopra, per non sgualcirla. b. Sostantivato, il s. o il di s., ciò che sta sopra, la ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] mare, con le quali v’hanno fatto e sì e sì (Sacchetti). b. Più spesso con sign. quantitativo, «tanto, talmente», preposto a un (sinon. di non appena che): Sì com’io tacqui, un dolcissimo canto Risonò per lo cielo (Dante). Per altri usi e sign., v. ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] la tua t., la mia o la tua patria; Tu non altro che il canto avrai del figlio, O materna mia t. (Foscolo); in t. italiana, in t le due zampe anteriori insieme e insieme le posa a terra. b. Per estens., la superficie, per lo più piana e orizzontale, ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...