cantilena
cantilèna s. f. [dal lat. cantilena, der. di cantare «cantare2»]. – 1. Melodia vocale (per traslato, anche strumentale), per lo più svolgentesi a lungo e lentamente entro un ambito non molto [...] di alcune parlate dialettali. c. In usi fig., riferito a cose: c. di remi e di cordami (Quasimodo). 3. ant. a. Canto religioso, salmodia: Rispuose a la divina cantilena Da tutte parti la beata corte (Dante). b. Canzone, canto epico-lirico. ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] : la melodia si svolge tutta su note b.; tenue, sommesso: e intanto Fra il b. sospirar vola il tuo canto (Foscolo); i suoni b. del pianoforte (e per estens., le corde b. di un violino, i tasti b. del pianoforte, ecc., corrispondenti cioè alle note ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] al gemere del rivo E de’ boschetti al tremito (Foscolo). b. Nell’uso musicale moderno, la più acuta delle voci virili, e , Don José in Carmen di Bizet); t. drammatico, che canta agevolmente nella parte più grave dell’estensione con notevoli doti di ...
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benedizione
benedizióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., benedictio -onis, der. di benedicĕre «benedire»]. – 1. a. L’atto e le parole con cui si benedice, con cui cioè si formula, sia pure implicitamente, [...] nave, prima del varo; precede la cerimonia del suo battesimo. b. La parte conclusiva di alcune funzioni religiose cattoliche: la messa è alla b.; anche la funzione in cui, dopo il canto del Tantum ergo, viene impartita ai fedeli la benedizione con il ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] per il suo verso; p. a schiaffi, a pugni, a calci, a male parole. b. Accettare: p. il mondo o la vita così com’è o come viene; p. una qualche cosa, ricavarne piacere, diletto: Quest’altro canto ad ascoltare aspetto Chi de l’istoria mia prende ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] Bisogno sospinse A por le rapitrici Mani nell’altrui p. (Parini). b. In usi fig.: mi assumo volentieri la mia p. di responsabilità . si levi il sole (Manzoni); mettersi da una p., in un canto, in un angolo; è sordo dalla p. destra; sento delle fitte ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] veder la gente quanto s’ama!», nel canto VI del Purgatorio (v. 115), e nello stesso canto tutta l’apostrofe a Firenze: «Fiorenza mia contenuto nelle parole, dette senza intenzione, di un personaggio. b. In molti casi, il sign. della parola si avvicina ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] salgo; t. il sacco, anche fig., essere complice (v. sacco, n. 1 b); t. in bilico sul naso una palla; t. la mano, reggere la mano con la voce e col suono; t. l’acuto finale, nel canto. c. Mantenere, nel senso di avere presso di sé provvedendo al ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] : a viva v. (per altri usi della locuz., v. vivo, n. 4 b, e vivavoce); e con agg. che precisano l’intensità: a v. bassa, ad a mezza v., con voce né troppo alta né troppo bassa (cantare a mezza v.), talvolta anche con voce non chiara, per modestia, ...
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contrappunto
s. m. [comp. di contra- e punto2, dalla locuz. lat. mediev. ponere punctum contra punctum «segnare nota contro nota»]. – 1. a. In musica, arte di combinare con una data melodia (detta canto [...] meno autonome (che si dicono anch’esse contrappunti rispetto al canto dato); c. doppio, quando le melodie combinate sono tali per es., quella del tenore possa trasferirsi al soprano, e viceversa). b. fig. Fare il c. a qualcuno, imitarlo, fare le sue ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...