lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] nella locuz. tono di lezione, con cui viene talvolta indicato il particolare modo di lettura dei testi sacri nel canto liturgico, detto comunem. accentus. b. In filologia, il modo con cui un passo di un manoscritto è stato letto da un amanuense o da ...
Leggi Tutto
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] suonando uno strumento; hai mai suonato in pubblico?; e assol.: si divertono a s. e cantare; l’orchestrina aveva suonato quasi ininterrottamente per tutta la serata. b. Eseguire con uno o più strumenti (in questo sign., si ha come compl. oggetto l ...
Leggi Tutto
sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] qualche cosa: e quinci io debbo Sciorre il mio legno, e co’ precetti miei Te ad alte imprese ammaestrar cantando (Parini). b. Liberare persone o animali da legami che ne impediscano il libero movimento: sc. il prigioniero, gli ostaggi; incontanente ...
Leggi Tutto
alba1
alba1 s. f. [lat. alba, femm. sostantivato dell’agg. albus «bianco»]. – 1. a. La fase di passaggio dalla notte al giorno, in cui, per effetto della rifrazione e della diffusione dei raggi solari [...] adopra Di fornir l’opra anzi il chiarir dell’a. (Leopardi). b. fig. Principio, primo manifestarsi di qualche cosa: l’a. del , fr. aube, ted. Tagelied), originariamente connesso al canto o grido della scolta che annunciava l’apparizione dell’aurora ...
Leggi Tutto
melopea
melopèa (ant. melopèia) s. f. [dal lat. tardo melopoeia, gr. μελοποιΐα der. di μελοποιέω «comporre canzoni, musicare», comp. di μέλος «canto, melodia» e ποιέω «fare»], letter. – 1. ant. L’arte [...] composto su parole, liturgiche o d’altro genere. b. Melodia, e in partic. melodia lenta e piana simile a quelle del canto liturgico: una m. solenne e dolce risuona (Pascoli); intorno alle culle e intorno alle bare ondeggiavano le m. lente e iterate ...
Leggi Tutto
carola
caròla s. f. [dal fr. carole, danza sacra, poi profana], ant. – 1. a. Ballo di più persone che danzavano tenendosi per mano e girando in cerchio, di solito con accompagnamento di canto: fare la [...] c., menare la c.; più spesso al plur., fare carole, tessere carole. b. estens., poet. Danza in genere. 2. Canto che accompagnava la danza; estens., canto in genere, ballata: E sentirai cantar nostre c. (Pulci). ...
Leggi Tutto
vocalizzo
vocaliżżo s. m. [der. di vocalizzare]. – 1. In musica, canto eseguito su vocali e non su parole o sui nomi delle note. In partic.: a. Esercizio didattico elementare (scala, arpeggio, e sim.) [...] eseguito vocalizzando (in questo senso anche vocalizzazione). b. Pezzo di musica costituito da una parte di canto vocalizzato e da un accompagnamento strumentale; per lo più di indole didattica, in rare eccezioni d’indole puramente artistica: i v. di ...
Leggi Tutto
sillabico
sillàbico agg. [dal lat. tardo syllabĭcus (gr. συλλαβικός)] (pl. m. -ci). – 1. Di sillaba, delle sillabe, che consiste in una sillaba, che si riferisce a una sillaba o alle sillabe, singolarmente [...] sola vocale della sillaba; sovrapposizione s., lo stesso che aplologia. b. Nella grammatica greca scolastica, aumento s. (v. aumento, n dalla sillaba per formare la parola. d. Nella musica, canto s., quello in cui a ogni nota corrisponde una sillaba ...
Leggi Tutto
professore
professóre s. m. (f. -éssa, pop. -a) [dal lat. professor -oris, der. di profiteri (part. pass. professus), che oltre al sign. di «dichiarare» ha anche quello di «insegnare pubblicamente»]. [...] università estera chiamato a tenere un ciclo di lezioni per un periodo determinato, generalm. breve. b. Nell’ambito musicale, p. di composizione, di canto, di pianoforte, di violino, ecc., chi insegna tali discipline nei conservatorî (per chi insegna ...
Leggi Tutto
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] Praga, in linguistica; s. di Vienna, o viennese, in psicanalisi. b. L’insieme dei discepoli di un grande maestro: la s. di i’ adunar la bella scola Di quel segnor de l’altissimo canto (Dante, riferendosi al gruppo di poeti che si raccolgono nel ...
Leggi Tutto
Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...