promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, [...] da una banca, necessarie per intraprendere il viaggio marittimo. b. Locuz. varie: lusingare con promesse; colmare di promesse risultati e facendo sperare molto bene di sé: è una p. del canto, del teatro; una giovane p. del ciclismo, del calcio. ◆ Dim ...
Leggi Tutto
giullare
s. m. (raro il f. -aressa) [dal provenz. joglar, che è il lat. iocularis: v. giocolare1]. – 1. a. Personaggio tipico del tardo medioevo: giocoliere, saltimbanco, buffone e acrobata, esperto [...] nell’arte di divertire il pubblico col canto, coi suoni, con la danza, con la recitazione di opere altrui o anche nei giorni solenni di ricorrenze religiose, di feste nuziali, e simili. b. Per analogia, g. di Dio, denominazione dei poeti laudesi (in ...
Leggi Tutto
saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in [...] ufficiale sul metallo analizzato per garantirne la qualità. b. In chimica, denominazione generica di metodi di analisi musicale, nei conservatorî e in altri istituti in cui si studia canto o uno strumento musicale; s. di scrittura, di dettato, di ...
Leggi Tutto
monotono
monòtono agg. [dal gr. μονότονος, comp. di μονο- «mono-» e τόνος «tono»]. – 1. a. Che conserva sempre, o quasi sempre, lo stesso tono, che si ripete a intervalli regolari, detto di suoni, voci, [...] rumori e sim.: un canto m.; una musica m.; grida m.; un piagnisteo, un lamento m.; per estens., che suscita noia e , esistenza m.; passavano i giorni tristi monotoni soffocanti (I. Nievo). b. Di persona, che fa o dice sempre le stesse cose, che si ...
Leggi Tutto
rapsodo
rapsòdo s. m. [dal gr. ῥαψῳδός, comp. di ῥάπτω «cucire, saldare» e ᾠδή «canto»]. – 1. Recitatore e anche cantore, nell’antica Grecia, di componimenti poetici (e a volte prosastici) di carattere [...] 5° secolo a. C.). 2. a. estens. Chi recita o canta composizioni poetiche popolaresche composte da lui o da altri: gli antichi r. cioè la materia epica cavalleresca venuta dalla Francia. b. fig. Nella terminologia critica contemporanea, poeta, autore ...
Leggi Tutto
portamento
portaménto s. m. [der. di portare, portarsi]. – 1. a. Modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare: un p. distinto, elegante, solenne, altero, o stanco, [...] animali: un cavallo di p. imponente; il superbo p. del leone. b. fig. Con senso più generico, il contegno d’una persona, il suo i suoni compresi nell’intervallo tra quelle due; oltre che nel canto (dov’è detto anche p. di voce), può aversi anche in ...
Leggi Tutto
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] quei tempi (Boccaccio). In usi fig., fam.: volete che ve la canti in rima?, debbo dirgliela in rima?, dire, parlare chiaro e tondo poetici aventi nella risposta le stesse rime della proposta). b. Preceduto da un ordinale, diviene sinon. di strofa; ...
Leggi Tutto
prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica [...] la p. del Rinascimento; la p. del Machiavelli; la p. barocca. b. Scritto, componimento in prosa: una p. di Leopardi; una bella p. prosa, basato sulla recitazione, anziché sulla musica e sul canto, contrapp. al teatro lirico o al melodramma; spesso ...
Leggi Tutto
ammaestrare
v. tr. [der. di maestro1] (io ammaèstro o ammaéstro, ecc.). – 1. a. Istruire in una dottrina, un’arte, una disciplina: a. nella religione, nelle scienze, nel canto, nella recitazione; impartire [...] onestamente; anche assol., a. i giovani, istruirli, educarli; talora in senso iron.: lo hanno proprio ammaestrato bene! b. Rendere esperto: la storia ci ammaestra; le sciagure spesso ammaestrano. 2. Addestrare animali, renderli abili a eseguire in ...
Leggi Tutto
indicare
v. tr. [dal lat. indicare, intens. di indicĕre: v. indire] (io ìndico, tu ìndichi, ecc.). – 1. Mostrare col dito, con un cenno qualsiasi, o con parole: gli indicò la porta; il maestro indicava [...] freccia; nelle citazioni da un poema, il numero romano indica il canto, il numero arabo il verso. 2. Con usi estens. varî ma senza i. né il luogo né l’anno di pubblicazione. b. Di parole, significare, esprimere un determinato concetto, essere il nome ...
Leggi Tutto
Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...