impostare1
impostare1 v. tr. [der. di posto2] (io impòsto, ecc.). – 1. a. Sistemare nel posto adatto la base di una struttura, e spec. di un’opera muraria: i. un arco, una volta; i. una cupola; anche, [...] montaggio sullo scalo dopo averlo convenientemente preparato. b. Determinare preventivamente un modo ordinato di procedere bilancio, iscriverla nei varî capitoli di bilancio. c. Nel canto, i. la voce, sistemare in maniera adatta la tensione muscolare ...
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esecuzione
eṡecuzióne s. f. [dal lat. exsecutio -onis, der. di exsĕqui «eseguire», part. pass. exsecutus]. – 1. a. L’atto dell’eseguire, compimento, attuazione pratica: e. di una volontà, di un’idea, [...] effettuare; avere e., essere eseguito. In partic., l’eseguire, col canto o con gli strumenti, una composizione musicale, un’opera e sim.: , di una scenetta comica, delle evoluzioni sul trapezio, ecc. b. Il modo con cui si esegue, la maniera con cui ...
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vaghezza
vaghézza s. f. [der. di vago1]. – 1. L’essere vago, cioè indeterminato, incerto, poco preciso: accennare con v. a un fatto; v. di un’accusa; con riferimento a opere figurative: v. di linee, [...] al plur., ornamento, abbellimento, cosa bella: le v. dello stile, del canto; L’un margo e l’altro del bel fiume, adorno Di vaghezze . mi punge v. è oggi adoperata solo in tono scherz.). b. Diletto, piacere: prendeva v. di quello spettacolo; v. il ...
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forzare
v. tr. [lat. *fŏrtiare, der. del lat. tardo fortia «forza»] (io fòrzo, ecc.). – 1. a. Fare forza su un oggetto, premere con forza: f. il tappo nel collo del fiasco; hai forzato troppo la vite [...] la scarpa è stretta e bisogna f. il piede per farlo entrare. b. Aprire o cercare di aprire con la forza, usando una chiave oltre il limite ordinario: f. il motore; f. la voce, nel canto, per prendere una nota troppo alta; f. il passo, allungarlo più ...
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pausare
pauṡare v. intr. e tr. [dal lat. tardo pausare, der. di pausa «pausa»] (io pàuṡo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. o letter. a. Fare pausa, cioè interrompere un’attività: Lo rege per cui [...] regno pausa In tanto amore e in tanto diletto (Dante), qui col sign. particolare di aver pace. b. Raro, fare le pause nel parlare, nel leggere, nel canto e sim. 2. tr. Interrompere con opportune pause: p. il discorso; p. le frasi musicali. ◆ Part ...
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organetto
organétto s. m. [dim. di organo]. – 1. Nome col quale vengono indicati varî strumenti musicali: a. Organo portatile usato dal sec. 10° al sec. 17°, chiamato anche ninfale (v.). b. Piccolo organo [...] flammea), di passo irregolare in Italia, così chiamato forse per i suoni acuti e metallici di cui si compone il suo canto (ma sono state proposte anche altre etimologie). Col nome di o. artico è indicata un’altra specie dello stesso genere, Acanthis ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] il terrore della morte non credo che potesse s. (Boccaccio). b. Distogliere da qualche cosa, distrarre da ciò che si sta facendo (Bacchelli); le anime ... s’arrestano smagate alla dolcezza del canto di Casella (Flora); altre volte invece, come già il ...
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versetto
versétto s. m. [dim. di verso3]. – 1. non com. Breve verso di una composizione poetica: i v. di una canzoncina; alcuni v. del Metastasio sono diventati proverbiali. 2. a. Ciascuno dei brevi [...] con cui la parola è adoperata nella liturgia cattolica, v. verso3 (n. 1 c), che è il termine più comune. b. Per analogia, ciascuno dei brevi membri in cui sono tradizionalmente suddivise le sure del Corano. 3. In musica, breve interludio organistico ...
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tenoreggiare
v. intr. [der. di tenore, nel sign. 3 b] (io tenoréggio, ecc.; aus. avere), raro. – Cantare con voce di tenore, o in modo simile a un tenore: [il cieco Scarpinel] L’arpa al canto accordò [...] subitamente, E poi che fu d’intorno ognuno assiso, Incominciò così tenoreggiando (Tassoni) ...
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esordio
eṡòrdio (ant. essòrdio) s. m. [dal lat. exordium, der. di exordiri «esordire»]. – 1. a. La prima parte dell’orazione, nella quale, secondo la retorica classica, l’oratore si prepara a entrare [...] in argomento. b. Con senso più generico, proemio, parte introduttiva di un’opera letteraria, o anche di una trattazione: l’e. con un lungo esordio. Inizio, modo di cominciare, anche di un canto: Pur «Agnus Dei» eran le loro essordia (Dante) [dove è ...
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Cantante (baritono e "basso cantante") nato a Bologna il 18 marzo 1798, morto a Imola il 18 novembre 1865. Fu da giovane impiegato nelle gabelle, filodrammatico, anche cantante in funzioni sacre e sonatore di contrabbasso e di liuto. Il Rossini...
Cantante, nata di nobile famiglia a Venezia nel 1693, studiò col Gasparini e con Benedetto Marcello. Diede alle sue interpretazioni un tono così pervaso di passione e di slancio da meritare il soprannome di "nuova sirena". Esordì nel 1716 e...