solco /'solko/ s. m. [lat. sulcus] (pl. -chi). - 1. (agr.) [apertura lunga e stretta, più o meno diritta e profonda, prodotta dal terreno con l'aratro o con altri attrezzi agricoli: fare un s.] ≈ solcatura. [...] digredire, divagare, scantonare, uscire dal seminato. 2. (estens.) a. [segno stretto e allungato simile al solco dell'aratro: i pesanti automezzi lasciavano profondi s. sulla strada] ≈ fenditura, incavo. b. [traccia prodotta dalle imbarcazioni sull ...
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traccia /'tratʃ:a/ s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). - 1. a. [segno lasciato nel terreno da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. degli sci sulla neve; la t. dell'aratro] [...] ≈ solco. b. (estens.) [segno di forma lineare: il proiettile lasciava una t. luminosa nell'aria] ≈ riga, scia, striscia. 2. a. [ognuno dei segni lasciati dai passi di uomini e di animali] ≈ impronta, orma, ...
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trave s. f. (ant. o region. m.) [lat. trabs trabis]. - 1. (edil.) [elemento rettilineo, di legno o di metallo, adoperato con funzioni di sostegno in varie strutture: le t. del tetto, di un'impalcatura] [...] dimensioni] travata, [secondaria, di modeste dimensioni] travetto, [secondaria, di modeste dimensioni] travicello. 2. (agr.) [parte dell'aratro a cui è attaccato il giogo] ≈ bure, stanga. 3. (anat.) [tessuto che unisce i due emisferi cerebrali ...
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capoccia¹ /ka'pɔtʃ:a/ (non com. capoccio) s. m. [der. di capo] (pl. capoccia o capocci). - 1. [capo della famiglia colonica] ≈ mezzadro. ⇑ contadino. 2. (estens.) [chi fa da capo, per lo più in modo arrogante: [...] il c. dei muratori; il c. dei dimostranti] ≈ boss, (spreg.) capataz, (spreg.) capetto, capobanda, caporione. 3. (region.) [nella campagna romana, chi presiede ai bovi da aratro o da trasporto] ≈ vergaio. ...
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fendere /'fɛndere/ [lat. fĭndere] (io fèndo, ecc.; pass. rem. fendètti o fendéi, ant. féssi; part. pass., non com., fenduto e fésso). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualcosa in due con un attrezzo o un'arma] [...] ↓ dividere, riunire, separare, unire. b. (estens.) [strappare con violenza] ≈ lacerare, squarciare, stracciare. 2. [di nave o aratro, separare: f. le acque] ≈ solcare. ■ fendersi v. intr. pron. [aprirsi formando una fenditura] ≈ lacerarsi, scindersi ...
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maniglia /ma'niʎa/ s. f. [dallo sp. manilla, attrav. il fr. manille, lat. manicŭla "manina" e "manico dell'aratro"]. - 1. [elemento di metallo, legno o altro materiale, fatto in modo da poter essere preso [...] o impugnato con la mano, fissato a porte, ante di mobili e sim., per consentire di prenderli, tirarli e sim.] ≈ impugnatura, manico, manopola, pomello, presa. 2. (fig., fam.) [spec. al plur., persona che ...
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profondare [der. di profondo] (io profóndo, ecc.), lett. - ■ v. tr. 1. [far penetrare: p. l'aratro nel solco] ≈ affondare, immergere, sprofondare. 2. [rendere più profondo: p. un canale] ≈ ‖ scavare. ■ [...] v. intr. (aus. essere) [cadere nel fondo] ≈ rovinare, sprofondare. ■ profondarsi v. intr. pron. [andare a fondo: la terra sfuma e si profonda Dentro la notte fulgida del cielo (G. Pascoli)] ≈ immergersi. ...
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zolla /'dzɔl:a/ o /'tsɔl:a/ s. f. [dal longob. ✻zolla, ted. medio zolle "massa compatta (di sterco)"]. - 1. (agr.) [pezzo compatto e non molto grande di terra staccato dal terreno da un aratro e sim.: [...] rovesciare le z.; z. erbosa, verde] ≈ Ⓖ (lett.) gleba. ‖ piota. 2. (estens., non com.) [pezzo compatto di altra materia, spec. di zucchero] ≈ [→ ZOLLETTA]. 3. (geol.) [ognuna delle porzioni rigide da cui ...
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arare v. tr. [lat. arare]. - 1. (agr.) [lavorare la terra con l'aratro, anche assol.] ≈ ‖ dissodare, scassare. 2. (estens., lett.) [segnare di solchi, di righe] ≈ solcare. ...
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È lo strumento classico, usato fin dai tempi più remoti per rompere e smuovere la superficie del terreno per la coltivazione. Tutti gli aratri, anche i più semplici e rudimentali, sono sempre costituiti da tre parti caratteristiche, ognuna delle...
aratro
. Una sola occorrenza, in Cv IV V 15 Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, cioè dalla pacifica attività del lavoro agricolo. Cfr. Mn II V 9, sempre con riferimento a Cincinnato, assumptus ab aratro.