apofoniaapofonìa s. f. [comp. di apo- e -fonia]. – 1. In linguistica, alternanza non condizionata (cioè non determinata da diversità di contesto fonematico) di vocali, diverse per timbro o quantità, [...] nel vocalismo di una stessa radice o di uno stesso suffisso: a. qualitativa, quando le vocali alternanti sono di egual quantità e diverse per qualità di timbro (per es., e ed o nel lat. tĕgo/tŏga); a. ...
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apofonicoapofònico agg. [der. di apofonia] (pl. m. -ci). – Concernente l’apofonia: gradi a., i differenti aspetti che una radice o un suffisso assume per l’alternanza delle vocali (grado zero, o ridotto, [...] , quello in cui la vocale alternante che vi appare è lunga); serie a., l’insieme dei gradi apofonici. Con riferimento all’apofonia stilistica: accostamenti a. di parole. Nella versificazione, sono dette talora rime a. quelle (altrimenti dette rime ...
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qualitativo
agg. [dal lat. tardo qualitativus, der. di qualĭtas -atis «qualità»]. – 1. Di qualità, che riguarda la qualità o le qualità (contrapp. di solito a quantitativo): la differenza non è solo [...] discreti e non continui, come, per es., il numero delle vertebre nei pesci. In linguistica, apofonia q., che concerne la qualità delle vocali (v. apofonia). 2. Sostantivato al masch., nel linguaggio commerciale, il q. di una merce, la qualità (uso ...
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quantitativo
agg. e s. m. [der. di quantità]. – 1. agg. Di quantità, che concerne la quantità (spesso contrapp. a qualitativo): aspetti, caratteri, dati, valori q.; avere una netta superiorità o inferiorità [...] : differenza, opposizione, distinzione q., fra vocale lunga e vocale breve, fra sillabe brevi e sillabe lunghe; apofonia q., v. apofonia. Metrica o poesia q., basata sulla distinzione di durata delle sillabe, come nella versificazione delle lingue ...
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ottentotto
ottentòtto agg. e s. m. (f. -a) [dall’oland. Hottentot o Ottentot, prob. voce imitativa dei suoni avulsivi caratteristici del loro linguaggio]. – 1. Relativo o appartenente agli Ottentotti, [...] , il termine khoi per meglio riferirsi alla particolarità di un linguaggio parlato caratterizzato da schiocchi (suoni avulsivi), apofonia vocalica e toni musicali: lingua o. (o lingua khoi), attualmente riunita dagli studiosi a quella parlata dai ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] ; nelle lingue indoeuropee le radici possono essere monosillabiche o bisillabiche, e possono variare per l’azione dell’apofonia (v.) qualitativa e quantitativa; nelle lingue semitiche le radici sono normalmente costituite da un gruppo di tre ...
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vocalico
vocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni [...] v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r» del nome cèco Brno è v.; il sistema v. di una lingua, di un dialetto. Per l’alternanza v., v. alternanza e apofonia. ...
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alternanza
s. f. [der. di alternare]. – 1. L’alternare e più comunem. l’alternarsi; successione alterna di fatti, manifestazioni, fenomeni, e sim.: l’a. delle stagioni; la vita è un’a. di dolori e di [...] . In linguistica, il comparire di certi fenomeni in sostituzione reciproca entro un sistema morfologico: a. vocalica (detta anche apofonia); a. consonantica (come per es. l’a. consonantica grammaticale, nel germanico comune, per la quale si alternano ...
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ridotto1
ridótto1 (ant. ridutto, redutto) agg. [part. pass. di ridurre: è il lat. redŭctus, part. pass. di reducĕre]. – 1. Condotto in una determinata condizione, diversa da quella di prima; con questo [...] di durata, o un grado di sonorità, o entrambi, minori di quelli delle altre vocali dello stesso sistema linguistico. Nell’apofonia vocalica (v. apofonico), grado r. o grado zero, il grado in cui non appare la vocale presente negli altri gradi (per es ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. [...] risorse non rinnovabili. e. In linguistica, grado zero (o ridotto), il grado apofonico di una radice caratterizzato dall’assenza della vocale radicale (v. apofonia e apofonico); si parla in partic. di suffisso zero o desinenza zero con riferimento a ...
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Alternanza non condizionata di vocali, diverse per timbro o quantità, nel vocalismo di una stessa radice o di uno stesso suffisso. È fenomeno largamente documentato nelle lingue sia semitiche sia indoeuropee. Si dice qualitativa, quando le vocali...
Linguista polacco (Stanisławów 1895 - Cracovia 1978), prof. nell'università di Leopoli dal 1929 e di Breslavia dal 1945. Ha studiato problemi di linguistica generale e di linguistica storica indoiranica e baltoslava. Fondamentali i suoi studî...