ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] a. (f. -a) Cittadino di Milano, milanese: un a. autentico. b. Nome con cui si designano correntemente i membri di alcuni ordini e congregazioni religiose che si intitolano da sant’Ambrogio (i fratelli di s. Ambrogio, gli oblati e gli oblazionarî di s ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] . lignee, i portali di alcune chiese (per es., S. Ambrogio a Milano, S. Sabina a Roma), di legno scolpito e artisticamente lavorato bene in ogni ambiente; il denaro apre tutte le p., dà libero accesso in qualsiasi luogo, fa ottenere tutto ciò che si ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] o attività, e sim.; non com., cavare le m. da un lavoro, portarlo a termine, sempre con l’idea di da poterli verificare (Manzoni); fuori (di) m., di luogo lontano dal centro abitato, o comunque remoto: Càpito in Sant’Ambrogio di Milano ...
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morattiano
agg. Di Letizia Moratti, esponente politica del centrodestra, sindaca di Milano e, dal 2001 al 2006, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; che risponde alla sua linea [...] stupisce il fermo niet morattiano alla possibilità che Fiera Milano possa guadagnarci da eventuali dismissioni dell’area Portello. (Marco Alfieri, Riformista, 3 aprile 2007, p. 4, Ambrogio).
Derivato dal nome proprio (Letizia) Moratti con l’aggiunta ...
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o3
o3 ‹ó› interiez. [prob. da or(a)1] (radd. sint.), tosc. – Ha la funzione di dare espressività a una frase di tono per lo più esclamativo o interrogativo, come voce di richiamo o di esortazione: O [...] fresco A me, che, girellando una mattina, Càpito in Sant’Ambrogio di Milano (Giusti); o mi dica un po’ lei come si a che pensavi, si può sapere?; o chi è lei?, a chi si dà delle arie; e anche a introdurre una domanda vera e propria: o quell ...
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fuorimano
(o 'fuòri mano'; anche 'fuòri di mano') locuz. usata come avv. e agg., invar. – Lontano dall’abitato, in luogo remoto, periferico, appartato, o comunque scomodo da raggiungere: abitare f.; [...] una casa scomoda e f.; stradine f.; girellando una mattina, Càpito in Sant’Ambrogio di Milano, in quello vecchio, là, fuori di mano (Giusti). ...
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filippo
s. m. – 1. Antica moneta d’oro (gr. Φιλίππειος, lat. Philippēus e anche Philippus), del valore di 20 dramme, coniata dapprima da Filippo II di Macedonia; usata poi come moneta circolante in tutto [...] ’argento del valore di 5 lire milanesi fatto coniare nella zecca di Milanoda Filippo II re di Spagna: ha per tipi al dritto il busto armato del sovrano e al rovescio s. Ambrogio con lo staffile, a cavallo; il nome rimase alle monete similari coniate ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Ambrogio d'Antonio Barocci (nato a Milano nella seconda metà del sec. 15º, morto a Urbino). Robusto e insieme elegante scultore, A. raccoglie svariati elementi della tradizione toscana e di quella...
Pittore (Urbino prob. 1535 - ivi 1612), pronipote di Ambrogio da Milano (v.), studiò a Urbino con B. Franco, a Pesaro con B. Genga, suo zio, e a Roma con T. Zuccari. Ivi dipinse, con altri, alcuni affreschi (1561-1563) nel casino di Pio IV....