bacinella
bacinèlla s. f. [dim. di bacino]. – Bacile, catinella o vaschetta, di dimensioni ridotte e di materia per lo più non preziosa (maiolica, porcellana, vetro, metallo smaltato, materiale plastico), [...] fissi, ma, nella liturgia della messa, ancora adoperata dal celebrante per lavarsi le mani prima di accostarsi all’altare), come utensile da cucina, per il trattamento di sviluppo e fissaggio in piccoli laboratorî fotografici, ecc. Nei caseifici ...
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mitreo
mitrèo s. m. [dal gr. μιϑραῖον, der. di Μίϑρας «Mitra»]. – Il luogo dove si svolgeva anticamente il culto mitraico, come religione di mistero (v. mitraismo): generalmente situato in ambienti sotterranei, [...] le pareti, erano due panchine su cui gli iniziati assistevano al rito: nel fondo tra le due panchine si elevava un piccolo altare in muratura o in pietra (a forma di ara, a scalini, a edicola), con l’immagine del dio Mitra, solitamente rappresentato ...
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ascendere
ascéndere v. intr. [dal lat. ascendĕre, comp. di ad- e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere; aus. essere). – 1. Salire, andare verso l’alto: Gesù ascese al cielo; Allor le donne ascesero [...] alti onori; a. al trono; a. nella via della perfezione. Nell’uso letter., e in particolari espressioni, anche trans.: a. l’altare; La macchina fatale il giogo ascese (Caro); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo (Leopardi). 2 ...
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cherubico
cherùbico agg. [der. di cherubo; v. cherubino] (pl. m. -ci). – Di cherubino, proprio di un cherubino: per sapïenza in terra fue Di ch. luce uno splendore (Dante). Inno ch., nella liturgia bizantina, [...] l’inno cantato durante la processione delle specie sacramentali non ancora consacrate, portate dall’altare della preparazione a quello vero e proprio. ...
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ascita
(o aschita) s. m. [dal lat. tardo ascitae, plur., der. del gr. ἀσκός «otre»] (pl. -i). – Membro di una setta di cristiani gnosticizzanti dell’Asia Minore (2°-3° sec.), così detti perché usavano [...] esporre sull’altare il vino consacrato in un otre, intorno al quale poi, ebbri, danzavano. ...
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sbagliare
v. intr. e tr. [lo stesso etimo di abbagliare, con altro prefisso] (io sbàglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Incorrere in un errore, in un’inesattezza di valutazione o di giudizio: credo [...] ma credo che i negozî chiudano alle ore 20; sbaglierò, ma il tuo ragionamento non mi convince); sbaglia anche il prete sull’altare, frase prov. con cui si vuole significare che nessuno è infallibile; s. a scegliere o nello scegliere; s. di molto, di ...
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vittima
vìttima s. f. [dal lat. victĭma, di etimologia oscura]. – 1. Essere vivente, animale o uomo, consacrato e immolato alla divinità: consacrare, sacrificare, uccidere o immolare la v.; condurre [...] la v. all’altare; Mentre che ’n su la riva un bianco toro Al supremo Tonante offro per vittima (Caro); per l’usanza di trarre auspici dai visceri degli animali sacrificati, v. extispicio. Nell’uso ant., fare vittima di qualcuno, sacrificarlo: Carlo ...
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esporre
espórre (ant. spórre) v. tr. [dal lat. exponĕre, rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Mettere fuori, mettere in mostra, offrire alla vista: Non coprì sue bellezze e non l’espose [...] i prodotti in vista del pubblico per invitare i compratori; e. il Santissimo, una reliquia, una sacra immagine, collocare sull’altare alla venerazione dei fedeli. Con senso più generico, mettere all’aperto: e. all’aria, alla luce, al sole. Nel ...
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pritaneo
pritanèo s. m. [dal gr. πρυτανεῖον, der. di πρυτάνις «pritane»; lat. prytanēum]. – Nelle città dell’antica Grecia, edificio pubblico in cui si trovava l’altare dedicato alla dea Estia con il [...] fuoco perenne al quale si attingeva per gli altri altari e su cui si facevano i sacrifici comuni: era sede dei magistrati e dell’amministrazione pubblica, vi si ricevevano ufficialmente i vincitori delle gare e vi erano accolti a banchetto gli ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] cadere di sotto, la casa di contro, lèvati di tra i piedi, guàrdati d’intorno e sim.; levare lo drappo di su l’altare (Dante); D’in su la vetta della torre antica (Leopardi); era gente scappata d’in Francia (I. Calvino). c. Entra infine come elemento ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali della maggior parte delle religioni...