funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] o di un radicale (per es., uno o più ossidrili per gli alcoli, uno o più carbossili per gli acidiorganici), la cui presenza in un composto induce determinate proprietà, caratteristiche di tutta la serie di composti contenenti quell’aggruppamento ...
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stannoso
stannóso agg. [der. del lat. stannum «stagno3» (e lat. scient. Stannum)]. – In chimica, di composto dello stagno bivalente: cloruro s., usato in chimica analitica per le sue proprietà riducenti, [...] impiegato come intermedio nella preparazione dei sali di stagno e nell’industria dei vetri colorati. Tra i sali di acidiorganici, l’acetato s. è utilizzato nell’industria tessile, l’ossalato s. per sensibilizzare la carta e come catalizzatore nell ...
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cinorrodo
cinòrrodo (o cinorrodónte) s. m. [dal lat. cynorrhŏdon, gr. κυνόροδον «rosa canina» comp. di κύων κυνός «cane» e ῥόδον «rosa»]. – In botanica, ricettacolo fruttifero (falso frutto) di alcune [...] rose spontanee (Rosa canina, rubiginosa, ecc.), contenente varî acidiorganici, zuccheri, vitamina C, ecc.; è grosso come un’oliva, di colore rosso, di forma ovale o rotondeggiante, e si usa per farne conserve. ...
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cellulosa
cellulósa s. f. [der. del lat. cellŭla: v. cellula]. – Composto organico, polisaccaride largamente diffuso in natura come costituente delle pareti delle cellule dei vegetali, la cui molecola [...] agricoli come la paglia; viene usata in grandissime quantità nell’industria della carta. Per trattamento con acidiorganici e inorganici dà luogo a numerosi derivati che vengono usati come fibre tessili (acetilcellulosa), esplosivi (nitrocellulosa ...
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salicilico
salicìlico agg. [der. di salicile] (pl. m. -ci). – Acido s., composto organico di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione di un atomo di idrogeno in posizione [...] comunem. designati come salicilici due importanti gruppi di composti derivati dall’acido salicilico: gli esteri dell’acido salicilico e gli esteri salicilici di acidiorganici; impiegati in terapia sono, però, prevalentemente il salicilato di sodio e ...
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muirapuama
muirapüama (o mirapüama) s. f. [da una voce indigena del Brasile]. – Albero delle olacacee (Ptychopetalum olacoides), del Brasile settentrionale, Cile e Guiana, con foglie oblunghe, coriacee, [...] , riuniti in racemi ascellari; contiene piccole quantità di olio essenziale, di un alcaloide e di una resina ricca di acidiorganici, tannini e sostanze amare; se ne ricava inoltre una droga (detta anch’essa muirapuama), con debole odore aromatico e ...
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trigliceride
triġlicèride s. m. [comp. di tri- e gliceride]. – In chimica organica, nome generico degli esteri della glicerina nei quali tutti e tre i gruppi alcolici della glicerina stessa sono stati [...] esterificati con altrettante molecole di acidiorganici uguali (come, per es., nel tripalmitato di glicerina o palmitina) oppure diversi. ...
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miele
mièle (poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. – 1. a. Sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in [...] , soprattutto glicosio e fruttosio (e, caratteristico, il melibiosio), e contiene inoltre proteine, aminoacidi, enzimi, acidiorganici, ecc.; sottoposto a raffinazione (ottenuta generalm. per diluizione in acqua e filtrazione), viene usato come ...
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nucleotide
s. m. [da nucleoside, con sostituzione di -t- a -s-]. – In biochimica, nome generico di composti organici formati dall’unione di un pentosio (generalm. ribosio o desossiribosio) con una base [...] nucleici, e alcuni si possono trovare liberi come costituenti dei coenzimi nucleotidici (per es., l’acido adenilico); hanno anche interesse farmacologico in quanto agiscono sul sistema cardiocircolatorio abbassando i valori della pressione arteriosa ...
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cloro
clòro s. m. [dal fr. chlore (A.-M. Ampère, 1815), tratto dall’ingl. chlorine (nome con cui H. Davy aveva chiamato questo elemento, scoperto da K. W. Scheele nel 1774), der. del gr. χλωρός «verde», [...] usato come sbiancante per carta, cotone, ecc., per la fabbricazione di acido cloridrico, degli ipocloriti, dei clorati, e di molti composti organici clorurati (insetticidi, solventi, ecc.), di anticrittogamici, nella sterilizzazione delle acque, ecc ...
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In termini generali sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone ecc.), capace di attaccare i metalli (e alcuni loro ossidi) e in grado di reagire con altre sostanze, dette basi, dando luogo a sali. In particolare...
Acidi organici contenenti cloro, derivabili dall’acido acetico per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno del gruppo −CH3 con atomi di cloro. L’ acido monocloracetico, ClCH2COOH, si presenta in cristalli incolori, deliquescenti,...