pasticciata
s. f. [der. di pasticcio]. – Piatto tradizionale di Zara (pastizada) e di altri luoghi della Dalmazia, consistente in polpa di manzo marinata nell’aceto, steccata e insaporita con lardelli [...] e aglio, cotta in casseruola con grasso di maiale (strutto) e condimenti varî, il cui sugo è adoperato per condire lasagne, maccheroni o gnocchi; talvolta, a cottura quasi ultimata, si aggiunge qualche ...
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conserva1
consèrva1 s. f. [der. di conservare]. – 1. Atto, effetto del conservare; si usa soprattutto in alcune locuz. come mettere, tenere in conserva, conservare con mezzi opportuni o in recipienti [...] e di rendere inattivi gli enzimi esistenti negli alimenti stessi (procedimenti di essiccazione, salatura, conservazione sott’aceto o sott’olio, conservazione con lo zucchero, con l’alcol o con prodotti chimici, pastorizzazione, sterilizzazione ...
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favaggine
favàggine s. f. [der. del lat. faba «fava»]. – Erba perenne delle zigofillacee (Zygophyllum fabago), con foglie composte di due foglioline, che cresce in Asia dalla Siria all’Afghanistan; i [...] bocci fiorali si mettono in aceto e si mangiano come i capperi; tutta la pianta si usa in certe regioni come vermifuga. ...
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conservazione
conservazióne s. f. [dal lat. conservatio -onis]. – 1. a. Il conservare: commissione preposta alla c. dei monumenti; metodi di c. degli alimenti (essiccazione, affumicatura, salatura); [...] c. sott’aceto, sott’olio; in senso fig.: mirava alla c. della pace nel mondo; c. della specie; istinto di c., spirito di c., di attaccamento alla vita; c. della natura, locuz. usata talvolta in luogo di protezione della natura. b. Modo in cui una ...
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puntarella
puntarèlla s. f. [dim. di punta1]. – 1. Piccola punta; quasi soltanto in senso fig. (v. punta1, nel sign. 5 f): sentii nelle sue parole una p. d’invidia, di cattiveria, o di soddisfazione. [...] più brevemente catalogna), noti altrove con il nome di mazzocchio, che si mangiano di solito in insalata, con olio, aceto, pezzettini d’aglio e di acciughe: ordinò per se stesso tutta roba sostanziosa: spaghetti alla carbonara, abbacchio con patate ...
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laccare
v. tr. [der. di lacca3] (io lacco, tu lacchi, ecc.). – 1. Verniciare con lacca: tira fuori la boccetta della lacca per le unghie, un liquido rosa appiccicoso, e si mette lì a l., prima le unghie [...] di maialino, anatra o altro pezzo di carne), consistente nel pennellare la superficie con un composto a base di miele, aceto (anche salsa di soia, soprattutto nella cucina cinese) e altre sostanze aromatiche. ◆ Part. pass. laccato, anche come agg. (v ...
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cappero
càppero s. m. [lat. cappăris, gr. κάππαρις]. – 1. Pianta perenne, cespugliosa (Capparis spinosa), della famiglia capparidacee, spontanea nelle fessure delle rocce e sui muri, nella regione mediterranea; [...] , numerosi stami e frutto a bacca bislungo. I bocci fiorali di una varietà senza spine, coltivata, si conservano sotto sale o sotto aceto, per salse piccanti. 2. Capperi!, esclam. di sorpresa o asseverativa (alterazione eufem. di parola volgare). ...
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cappone1
cappóne1 s. m. [lat. *cappo -ōnis per il class. capo -ōnis]. – 1. Galletto castrato in età giovane perché ingrassi meglio e più presto: ha sproni sviluppati, cresta e bargigli ridotti, piumaggio [...] tarabuso. 4. a. C. di galera, vivanda un tempo in uso fra i marinai, fatta di mollica di pane inzuppata nell’aceto con ingredienti varî mescolati (pezzi di pesce, ostriche, granchi, uova sode, carote, capperi, ecc.). b. C. magro, vivanda composta con ...
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sapa
s. f. [lat. sapa, forse affine a sapĕre «aver sapore», sapĭdus «saporito»]. – Mosto cotto e concentrato per ebollizione, usato un tempo (e ancor oggi in alcune regioni) come condimento: In casa [...] mia mi sa meglio una rapa Ch’io cuoca, e cotta ... spargo poi di aceto e sapa (Ariosto); metti la s. nel vino del mietitore! (D’Annunzio). ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] che a voi (Boccaccio). 10. Con uso intr.: a. Aver sapore (conforme all’originario sign. latino), e anche aver odore di: sa d’aceto questo vino; s. di rancido, di muffa, di stantìo; l’arrosto sa un po’ di bruciato; Tu proverai sì come sa di sale Lo ...
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Prodotto della fermentazione di liquidi alcolici come vino, birra ecc., per l’azione di batteri aerobi del genere Acetobacter. Di sapore acre, viene usato come condimento e per la conservazione di prodotti alimentari.
In Italia la legge prescrive...
aceto
. Ricordato in Pg XX 89, insieme con il fiele, elementi della passione di Cristo (cfr. Ioann. 19, 29), che per D. viene ad essere rinnovata dall'oltraggio di Anagni.