baniano
s. m. [der. della voce hindī baniyā, attrav. il port. banian; nel sign. 2, attrav. l’ingl. banian o banyan]. – 1. Ciascuno dei componenti la casta di commercianti dell’India, dediti soprattutto [...] sacro: è alto fino a 30 m, con tronco molto grosso e rami quasi orizzontali, dai quali scendono numerose radici, che, col tempo, diventano come colonne sorreggenti il peso della chioma, che può coprire migliaia di m2. Deve ilsuo nome all’uso dei ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] logica, la necessità (logica) del suo manifestarsi (pena la contraddizione, appunto), la ragion sufficiente, relativamente a una successione di fatti contingenti, esprime l’esigenza che ciascuno sia giustificato razionalmente una volta che sia ...
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comodo2
còmodo2 (ant. o region. còmmodo) s. m. [dal lat. commŏdum, neutro sostantivato dell’agg. commŏdus «comodo1»]. – 1. a. In genere, ciò che riesce piacevole e opportuno in quanto soddisfa i nostri [...] il proprio c. in casa d’altri; ha sempre fatto ilsuo c. (fam., ilsuo porco c.); fa ilsuo c. e non guarda in faccia (o a) nessuno; al contrario, fare il operatori commerciali al fine di consentire aciascuno di ottenere credito presso banche ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] di quelle qualità che procurano la stima altrui, come l’onestà, la lealtà, la rettitudine, la serietà e di quelle altre che aciascuno impone ilsuo particolare stato: è un uomo d’o., una donna d’o. (al contr., un uomo, una donna senza o., che non ha ...
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attribuire
attribüire v. tr. [dal lat. attribuĕre, comp. di ad- e tribuĕre «tributare»] (io attribüisco, tu attribüisci, ecc.). – 1. Assegnare col giudizio e col fatto, dare come proprio: a. una qualità [...] far dipendere da una causa, ritenere originato da: attribuisco l’errore a una sua svista; ilsuo malessere si può a. forse a indigestione; non so a che cosa a. questo suo improvviso mutamento nei miei riguardi; sono timori infondati, che non possono ...
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facciale1
facciale1 (o faciale) agg. [der. di faccia; la variante faciale, di uso dotto, è tratta direttamente dal lat. facies]. – Della faccia: maschera f.; nevralgia, paralisi facciale. In anatomia: [...] il naso e la guancia, collegandosi con un ramo dell’arteria oftalmica; nervo f., ciascuno dei due nervi che costituiscono il due zigomi. Riferito a cose (non com.): valore f. di un francobollo, di un buono postale fruttifero, ilsuo valore nominale, ...
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facciata
s. f. [der. di faccia]. – 1. a. La parte esterna anteriore, frontale, o comunque principale, di un fabbricato, sia come struttura murale, sia nelle sue soluzioni architettoniche: la f. di una [...] costiera con l’intonaco sgretolato ha la f. a oriente esposta a sole e sale (Dario Voltolini). In senso più ampio, il prospetto esterno di un fabbricato, corrispondente aciascuno dei lati del suo perimetro: la f. anteriore, la f. posteriore, le ...
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simulazione
simulazióne s. f. [dal lat. simulatio -onis, der. di simulare «simulare»]. – 1. L’atto, il fatto di simulare; in partic., qualsiasi atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un [...] ilsuo dolore, o ilsuo affetto, non è sincero, è solo s.; diffida delle sue proteste: è sempre stato un maestro nella s.; questa è la vera s., però che di sotto è altro che non si dimostra di sopra (s. Bernardino). Con sign. più specifici: aciascuno ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] umano: disinfettare il l. della ferita; gli si formarono delle piaghe in più l. del corpo. 3. Parte dello spazio assegnata a persona o cosa: è bene che ciascuno rimanga al suo l.; ogni cosa dev’esser messa asuo l.; o lo spazio necessario a una o ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, [...] gruppo affinché ciascuno provveda come può alla propria salvezza; anche, con uso estens. e scherz.: ecco il solito vite; nessuna delle vecchie case si è salvata nel terremoto; a correggere ilsuo compito con rigore, non se ne salverebbe una riga. 3. ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...