mecenate
s. m. – Propriam., nome (lat. Caius Maecenas -atis) di un noto cavaliere romano (69 - 8 a. C.), consigliere di Augusto e influente protettore di letterati e artisti; quindi, per antonomasia, [...] ogni munifico protettore e benefattore di poeti e artisti: Lorenzo de’ Medici fu uno dei più grandi m. del Rinascimento. Anche in funzione appositiva: principe m., cardinale mecenate. ◆ Raro, e soltanto nel sign. antonomastico, l’uso al femm., nella ...
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pleiade
plèiade (o Plèiade) s. f. [dal lat. Pleias -ădis, gr. Πλειάς -άδος, ion. Πληϊάς]. – 1. Nome del gruppo di stelle (indicate anche con il plur. Pleiadi o, comunem., Gallinelle) in cui sarebbero [...] un gruppo di sette poeti tragici del 3° sec. a. C. (P. alessandrina), che per la loro arte risplendevano come le e la cui opera è andata totalmente perduta. A imitazione di questa fu chiamata in Francia La Pléiade 〈la plei̯àd〉 la scuola poetica ...
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Aventino
(lat. Aventinus). – 1. Propr., nome di uno dei sette colli di Roma, ove per due volte (494 e 449 a. C.) si sarebbe ritirata la plebe per protestare contro le angherie dei patrizî. Di qui la [...] locuz. fig. ritirarsi sull’A., appartarsi sdegnosamente. 2. Con allusione alla storia romana, fu così denominato il gruppo del Parlamento italiano d’opposizione al governo fascista, che, dopo l’assassinio di G. Matteotti (1924), decise di non ...
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Sla
s. f. inv. Acronimo di Sclerosi laterale amiotrofica, malattia degenerativa che provoca la paralisi progressiva degli arti e dei muscoli della deglutizione. ◆ Il pericolo di morire di leucemia e [...] Molto più alto: fra gli ex giocatori di serie A, B e C, le morti per leucemia linfoide sono 35 volte più numerose che nel americano di baseball, Herny Ludwig «Lou» Gehrig, al quale fu diagnosticata nel 1939.
Già attestato nella Repubblica del 6 giugno ...
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novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che [...] La n. stagion che ’l mondo avviva (Poliziano). In passato fu usato anche in aggiunta a un nome proprio per distinguere (con funzione pesci giovani, nei primi stadî del loro sviluppo (v. novellame). c. Vino novello. ◆ Dim. novellino (v. novellino1). ◆ ...
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ingenuo
ingènuo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ingenuus, comp. di in-1 e tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.; propr. «indigeno, nativo; nato libero», poi «onesto, schietto, semplice»]. – 1. a. [...] semplicione, sciocco): è così i. che chiunque può imbrogliarlo come vuole; fu tanto i. da credergli sulla parola. Anche sost.: sei un i.; , sorriso i.; una domanda i.; discorsi i., e sim. c. agg. Con uso fig., nel linguaggio scient., detto di teorie ...
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sinistro
agg. e s. m. [lat. sinĭster -tra -trum]. – 1. a. Riferito alla mano, lo stesso che sinistra s. f.; quindi, per estens., di tutto ciò che si trova dalla parte della mano sinistra: l’occhio s., [...] vibrato con il pugno sinistro, e in partic. il diretto sinistro: fu messo fuori combattimento da un preciso s. allo stomaco; nel calcio, il piede sinistro: tirare di sinistro. c. Al plur., poco com. (e per lo più con connotazione ...
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medesimo
medéṡimo (poet. medésmo; ant. o settentr. medémo) agg. e pron. [lat. *metĭpsĭmus, comp. di met (cfr. egomet, memet) e ipse «stesso», con suffisso superl. (cfr. ipsĭmus in Petronio)]. – Esprime [...] (Dante); sovente Di me medesmo meco mi vergogno (Petrarca). c. Uguale, per quantità, qualità, grandezza, ecc.: due oggetti della , nello stesso identico modo; ugualmente, anche: tra i quali fantasmi fu medesimamente uno chiamato Amore (Leopardi). ...
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caso freddo
loc. s.le m. Delitto irrisolto, sul quale la polizia ha da tempo smesso di indagare. ◆ Gli investigatori avevano già catalogato la storia come «caso freddo», vale a dire senza sbocchi, quando [...] in Italia per un'indagine su un caso freddo col collega Formin: anni fa c'era stata una rapina con morto cui [sic]era stata data colpa a per la prima volta nel 2005. Nel 2002 in Italia fu pubblicato il romanzo di Philip Gourevitch Un caso freddo (A ...
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election day
(election-day) loc. s.le m. inv. Giornata in cui si tengono una o più consultazioni elettorali; per estens., giorno in cui si eleggono i vertici di organizzazioni, enti, istituzioni. ◆ Dopo [...] della B, Abodi, per qualche settimana a livello nazionale il Brescia fu considerato un po' il capo dei ribelli, salvo poi rientrare nei del 2 dicembre 1998, p. 7, Politica interna (g. c.).
Negli Stati Uniti, la locuzione election day designa, secondo ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...