ricchezza
ricchézza s. f. [der. di ricco]. – 1. L’essere ricco, la condizione di chi è ricco, di chi cioè ha abbondanza di beni materiali: la sua r. è immensa; la r. di una nazione; aspirare alla r.; salire in grande r.; le fonti della r.; le origini della sua r. sono sospette; la r. non dà felicità; prov., r. non fa gentilezza (o nobiltà), non basta a rendere nobili di stirpe o d’animo. In senso fig., e in contrapp. ai beni materiali: la vera (o la sola) r. è quella dello spirito, il possesso cioè dei beni spirituali. 2. a. Il complesso dei beni, mobili o immobili, che possiede chi è ricco: r. bene, male acquistata; ha ereditato una r. immensa; r. mobile, costituita da beni mobili (e imposta di r. mobile, imposta sui redditi di natura mobiliare istituita nel 1864 e abolita a partire dal 1° gennaio 1974); fare buon uso, cattivo uso della r.; essere avido, ingordo di r.; r. poco vale a quel che l’usa male, prov. tosc. Spesso al plur.: non sa amministrare le sue r.; si dice che possieda r. favolose; le r. di Creso, per antonomasia, immense. Per iperbole, al sing. o al plur., quanto si possiede (che può anche essere poco): un campicello ereditato da uno zio era tutta la sua r.; si levò di tasca tutte le sue r., le fece scorrere su una mano, tirò la somma (Manzoni); e fig., di chi non ha beni di fortuna: la salute (o la giovinezza, l’onestà) è tutta la sua ricchezza. In qualche caso, la parola è intesa con valore causativo (ciò che dà ricchezza, la fonte da cui la ricchezza proviene): un pezzo di terra come questo, oggi è una r.; possedere una bottega, anche piccola, in quei momenti costituiva una ricchezza. b. In economia, il complesso dei beni materiali e immateriali che abbiano valore di mercato, che siano cioè scambiabili contro moneta o altri beni: sua proprietà fondamentale è quella di produrre reddito (v.), considerato appunto il rendimento della ricchezza, sicché il valore di un fondo di ricchezza è dato dal valore attuale dei flussi di reddito che esso genera. In partic., la ricchezza in beni materiali è costituita da moneta, depositi bancarî, titoli, beni mobili e immobili, mentre la ricchezza in beni immateriali (chiamata anche capitale umano: v. capitale3, n. 1 c) è costituita da tutte le capacità e abilità personali che consentono di guadagnare un reddito (per es., il livello d’istruzione di un individuo). R. nazionale (o sociale), il fondo complessivo di beni posseduto da un paese nel suo complesso. c. In antropologia sociale, r. della sposa, istituzione, propria di alcune popolazioni, costituita da un complesso di beni (in natura o in moneta) che la famiglia dello sposo consegna alla famiglia originaria della sposa, generalmente in più rate, corrispondenti alle fasi istitutive della nuova famiglia (promessa, matrimonio, primo figlio, ecc.), allo scopo di legittimare l’inserimento della sposa e della sua prole nella nuova famiglia: si tratta quindi di istituzione distinta dalla dote, e addirittura opposta. 3. estens. e fig. La condizione di essere ricco, cioè di avere larga disponibilità di prodotti e materie (che possono o no presentare un valore economico), o di altri elementi e fattori materiali: un paese, un territorio che ha un’eccezionale r. di risorse, di minerali, di prodotti agricoli; la r. di idrocarburi dei paesi arabi (e con valore più concr.: la r. della terra, del sottosuolo, del mare); con sign. più generico di abbondanza: la r. d’acque d’un fiume, d’un lago; nazione che ha r. di materie prime; r. di ferro in un minerale; aria che ha r. di ossigeno; lingua che ha r. di vocaboli (con senso analogo, la r. di una lingua, le sue ampie possibilità espressive in rapporto all’abbondanza di vocaboli, di locuzioni, ecc.). Riferito a doti, caratteristiche, elementi non materiali di persone e opere: avere r. d’ingegno, d’intelligenza, di cultura; r. d’affetti, di sentimenti, di sensibilità; r. di esempî, di citazioni, d’idee, d’immagini; sostiene il suo punto di vista con grande r. di argomenti; il fatto vi è narrato con molta r. di particolari.