reseda
reṡèda s. f. [lat. scient. Reseda, dal lat. class. resēda (imperat. del verbo resedare «calmare»), tratto dalla locuz. reseda morbos «calma i mali»]. – Genere di piante resedacee con una sessantina di specie mediterranee e del centro dell’Asia, di cui alcune in Italia. La specie più nota è la Reseda odorata, nota con il nome di amorino, erba annua coltivata e inselvatichita, alta fino a una cinquantina di cm, con foglie medie e superiori a 3 lobi, ondulate al margine, fiori piccoli a petali verdicci, in grappoli terminali, delicatamente profumati; si coltiva nei giardini e si può avere in fiore tutto l’anno a seconda dell’epoca della semina. Dai suoi fiori si ottiene per estrazione con solventi un olio essenziale, o essenza di r., massa semisolida a temperatura ambiente, di colore giallo, di odore poco gradevole, ma che diviene molto gradevole quando è diluita con alcol; dalle radici si estrae invece, per distillazione, un olio essenziale di colore bruno chiaro e di odore pungente; l’olio di r. è un infuso dei fiori di reseda in olio d’oliva o di semi.