repubblichino
s. m. (f. -a) [der. di repubblica, come dim. spreg. di repubblicano]. – Termine già usato da V. Alfieri in una lettera a Mario Bianchi del 15 aprile 1793: Che belle fughe che han fatto i nostri r. dal 1° marzo fino al 26! Riesumato, con valore spreg., per la prima volta da Umberto Calosso in una trasmissione di radio Londra, alla fine del 1943, si è poi diffuso in Italia per indicare dapprima i soldati chiamati alle armi e poi i dirigenti, e più genericamente i sostenitori e i seguaci, della Repubblica Sociale Italiana (v. repubblica, n. 1 b): un r., una r.; uno scontro tra partigiani e repubblichini; non siamo mica più al tempo dei repubblichini (Cassola); con funzione di agg.: le truppe repubblichine.