regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei partiti, in cui hanno grande peso (ma minore che nella partitocrazia) i partiti politici; r. assembleare o di assemblea, in cui il potere risiede nelle assemblee parlamentari; più frequente nelle espressioni r. monarchico, assoluto, autoritario, dittatoriale, militare; quindi, assol., regime, stato o governo autoritario, e in partic. quello fascista (l’instaurazione violenta del r., le leggi del r.; profitti di r., v. profitto), o anche ordinamento che, indipendentemente dalla sua forma, ha impostazioni e tendenze autoritarie, oppressive (un governo democratico che si sta trasformando in regime). 2. a. Modo di comportarsi e di regolarsi, sia nella vita economica e sociale: avere un alto o un buon r. di vita (sinon. non com. di tenore, nel sign. 1, e di condotta, nel sign. 6), sia e soprattutto nell’alimentazione, cioè nel mangiare e nel bere, come abitudine o norma spec. igienica o medica: seguire un buon r. alimentare, un r. dietetico rigoroso; il medico gli ha prescritto un r., o lo ha messo a r.; essere, stare, mettersi a r., seguire un regime; r. ipocalorico o ipercalorico, ipolipidico o iperlipidico, ecc.; r. secco o asciutto, senza bevande alcoliche (anche in riferimento al proibizionismo di alcolici, come norma giuridica). Per estens., in zootecnia, r. verde, alimentazione di animali domestici a base esclusiva di piante fresche. b. Modo in cui è regolata e disciplinata un’attività, soprattutto economica o finanziaria o giuridica: r. di fabbrica, le condizioni ambientali, tecnologiche e sociali in cui si svolge l’attività lavorativa; in finanza, r. valutario, il complesso di norme che disciplinano, in uno stato, le operazioni valutarie con l’estero, e r. aureo (o sistema aureo), il sistema monetario prevalente nel primo Novecento, in cui il valore dell’unità monetaria è rapportato a un determinato peso in oro nel quale essa, con cambio stabile, può essere convertita; r. di capitalizzazione, in matematica finanziaria, il criterio adottato nel computo dell’interesse di un capitale dato a prestito (v. capitalizzazione); r. degli Stretti e dei Canali, in diritto internazionale, il complesso delle convenzioni internazionali che regolano la navigazione negli stretti e nei canali. 3. Nella terminologia scient. e tecn., andamento di un fenomeno in un determinato periodo di tempo e in determinate condizioni: r. permanente, uniforme, continuo e r. variabile, transitorio; a regime, a velocità costante nel tempo, e a pieno r., alla massima velocità costante consentita: un motore, un impianto che funziona a r., a pieno r. (e in usi estens.: è un impiegato instancabile, che lavora a pieno regime). In partic.: a. In fisica e nelle varie applicazioni tecniche, r. di una corrente fluida, di una corrente elettrica; r. di carica spaziale, di saturazione di un tubo elettronico; r. o moto di r. di una macchina o di un motore, in meccanica, con riferimento al suo funzionamento sia normale, sia in determinati tempi e fasi: r. orario, e r. di avviamento, di frenatura; r. di marcia di un veicolo (stradale o ferroviario), nella tecnica dei trasporti, rappresentato dal diagramma di trazione velocità-tempo; r. di volo di un aeromobile, in aeronautica, l’andamento di volo a incidenza costante (voli con r. lenti o di secondo r., voli con r. rapidi o veloci o di primo regime). b. In geografia fisica, con riferimento a fenomeni naturali periodici, il cui andamento è considerato, di solito, nello spazio di un anno solare: r. pluviometrico di una regione, l’andamento delle precipitazioni e il modo nel quale si manifestano: in partic., r. desertico, caratterizzato da una precipitazione inferiore a 250 mm di pioggia annui; r. mediterraneo, con tempo sereno e asciutto in estate, venti umidi occidentali e pioggia in inverno; r. monsonico, determinato da venti marini umidi e apportatori di pioggia estivi, da venti secchi continentali invernali; r. polare, in cui, per il predominio di alte pressioni, si hanno scarse precipitazioni, che sono comunque sempre nevose; r. tropicale, con un massimo di piogge quando il sole passa allo zenit del luogo, e quindi due volte l’anno. R. di un fiume, l’andamento della portata nel corso dell’anno: in partic., r. fluviale, contraddistinto da portate costanti, o variabili di poco e con lentezza, tipico dei fiumi di pianura; r. torrentizio, caratterizzato da forti portate alternate da magre in periodo di tempo anche brevissimo; r. nivale, con morbida nei mesi primaverili e magre notevoli in quelli invernali; r. fluviale compensato, quello di un fiume il cui regime è modificato dai regimi degli affluenti in modo tale che la loro sovrapposizione dà luogo a una compensazione della portata.