quos ego
(lat. «i quali io»). – Parole con cui Nettuno inizia una frase di minaccia contro i venti che l’ira di Giunone ha scatenato contro Enea (Aen. 1, 135), frase che resta interrotta a queste sole parole, costituendo così un tipico esempio di reticenza retorica. Si ripete talvolta (ormai raram.) come espressione di dotta e scherz. minaccia, anche come locuz. sostantivata: vedrai come darà retta al mio quos ego!; il maestro intonò il quos ego e i ragazzi si calmarono subito.