prua
s. f. [lat. prōra (v. prora), prob. attraverso una variante dei dial. merid.]. – 1. a. L’estremità anteriore della nave, o di un’imbarcazione in genere (detta anche prora), ordinariamente diversa per forma dall’estremità posteriore, cioè dalla poppa: p. dritta, p. a violino, p. a bulbo, p. a sperone, ecc.; l’albero di p.; l’ancora di p.; andare a p.; mettere la p. al vento, volgerla alla parte da cui spira il vento; dritto o ruota di p., robusto elemento costruttivo dello scafo, opportunamente sagomato, che, prolungandosi dalla chiglia e dal paramezzale, s’inarca superiormente a formare l’estremità anteriore della nave, e dalla cui forma dipende la resistenza dell’onda che ostacola l’avanzamento; fiocco a p.!, voce di comando in uso nelle imbarcazioni a vela quando, nell’eseguire un viramento in prua, si ordina di stendere il fiocco sopravvento per agevolare l’abbattuta della nuova direzione. Mettere la p. addosso, espressione che in passato indicava la manovra aggressiva della nave quand’era usato lo sperone; sopravvive nel linguaggio marin. in senso fig., con il sign. di perseguitare: mi ha messo la p. addosso, parlando di un superiore; ha senso fig. anche l’espressione se mi capita sotto la prua ..., se mi viene fra le mani, se mi capita a tiro, o sim. b. Talora, la direzione nella quale avanza la nave, detta però più correntemente prora (v.). 2. Per analogia, la parte anteriore dello scafo di un idrovolante, di un dirigibile, o di altro aeromobile di forma affusolata; negli idrovolanti, è detta chigliata o stellata quando ha forma affinata e tagliente verso il fondo. Anche la direzione nella quale l’aeromobile avanza e che coincide con la sua rotta; con questa accezione, prua ha, riferita all’aeromobile, le stesse locuzioni che ha prora con riferimento alla nave (prua alla bussola o prua bussola, p. magnetica, p. vera) e con gli stessi significati.