postdemocratico
agg. Proprio della postdemocrazia. ◆ Nato da un primo nucleo costituito da un articolo pubblicato nel 2000 su Fabian Ideas (pubblicazione della Fabian Society), il libro di Colin Crouch ha avuto la sua prima edizione proprio in italiano (Postdemocrazia, Laterza, 2005) e questo forse non stupisce, considerando che Forza Italia viene indicato come esempio di partito postdemocratico. (Michele Sorice, Europaquotidiano.it, 9 ottobre 2013, Cultura) • Sono anni che la discussione sulla democrazia occupa un posto rilevante nella riflessione di filosofi, economisti, sociologi. Lei ha scritto diffusamente di regimi politici postdemocratici, caratterizzati da un paradosso: in essi sono vigenti tutti i diritti civili e politici acquisiti dalla modernità, ma i centri decisionali sono caratterizzati da logiche che difficilmente possono essere sottoposte al controllo dei cittadini. (Benedetto Vecchi, Manifesto.info, 26 marzo 2015, Cultura).
Derivato dall'agg. democratico con l'aggiunta del prefisso post-.
Già attestato nella Repubblica del 1° dicembre 1999, p. 1 (Ezio Mauro), nell'accezione di 'che ha oltrepassato i limiti della democrazia'. Vedi postdemocrazia.